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ESCLUSIVA – Pro Loco Auronzo: “La Lazio manca, senza si incassa meno. Il Comune…”
Come sta vivendo Auronzo di Cadore la prima stagione senza Lazio? Per scoprirlo, la redazione di Cittaceleste ha contattato in esclusiva la Pro Loco della località cadorina. “La chiusura del rapporto con la Lazio è stata una decisione dell’amministrazione comunale, non nostra o degli esercenti” ci ha spiegato Letizia Frigo, presidente della Pro Loco. “A luglio abbiamo riscontrato un calo, anche se va detto che gli hotel in un modo o nell’altro si sono riempiti attuando varie operazioni. Ma i conti vanno fatti alla fine dell’estate. E poi va fatta sulla spesa media che ha il turista che viene in paese. La considerazione non va fatta sui numeri, ma sulla spesa media che può permettersi ogni singolo turista. Non serve fare i conti: la spesa media di chi ora è in paese è sicuramente inferiore rispetto a quella che aveva il tifoso della Lazio”.
Nonostante l’assenza della Lazio, sono tanti però i tifosi che non hanno fatto mancare la propria presenza ad Auronzo. “Nel periodo in cui solitamente c’era la Lazio ci sono stati diversi tifosi. E per questo avevamo progettato per sabato 12 luglio la Notte Biancoceleste”. Un nome che era stato scelto proprio per ringraziare i tifosi e celebrare i diciotto anni di amicizia, ma che ha poi dovuto cambiare nome: “Abbiamo dovuto spostarla a causa della chiusura di alcune strade e di conseguenza i tifosi sono tornati a Roma. Da qui la scelta di ritornare al nome di Notte Bianca. Non ci sono altre motivazioni”.
Dalla chiusura del rapporto alla vendibilità di Auronzo: “L’ho detto in passato all’amministrazione comunale: a parer mio l’operazione Lazio non riempiva solamente gli alberghi ma creava un indotto. Faceva lavorare negozi, bar e ristoranti: tutto ciò che fa parte di un sistema turistico, che non è composto solo dagli alberghi. A noi è dispiaciuto l’atteggiamento che c’è stato. Il Comune sa il nostro pensiero, doveva in caso essere trovato un piano B. Auronzo è un paese delle Tre Cime di Lavaredo: con tutto il rispetto, non può servire una squadra di calcio per riempire il mese di luglio. L’investimento fatto con la Lazio è andato bene, ma Auronzo dovrebbe vendersi da solo considerando il contesto in cui si trova”.
La fine del rapporto, insomma, lascia ancora più di qualche dubbio nella comunità cadorina: “Una volta fatto l’investimento sul progetto Lazio, visti i risultati sarebbe stato il caso di mantenerlo. Qui tutti vogliono tutto e subito, finché c’era la Lazio tutto andava bene e ora la gente si lamenta. La Lazio manca e questo è sicuro”.
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