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ESCLUSIVA – Stendardo: “Infortuni? Escludo Formello. Atalanta-Lazio, vi dico la mia”

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Le dichiarazioni del doppio ex della sfida tra biancocelesti ed orobici, il quale è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Cittaceleste.it

Di Francesco Nese

La sosta per le Nazionali sta per giungere al termine e nel weekend tornerà protagonista la Serie A. In particolare, la Lazio sarà impegnata a Bergamo contro l'Atalanta e Sarri dovrà fare i conti con i molti infortuni che stanno decimando la rosa. Di questo e della sfida della New Balance Arena ne abbiamo parlato con il doppio ex della partita Guglielmo Stendardo. Di seguito le sue dichiarazioni in esclusiva ai nostri microfoni:

Il tema principale in casa Lazio sono i troppi infortuni e una delle cause sembrerebbe essere i campi di Formello. Quanto influiscono le condizioni del terreno di gioco? Lei in carriera ha mai rischiato o si è fatto male a causa di un campo in pessime condizioni?

"Gli infortuni fanno parte del gioco e non sono prevedibili. Sicuramente vi sono tante concause che determinano un infortunio, ma escludo quella che si riferisce ai campi di Formello. In Italia ed in Europa, penso sia tra i centri sportivi polifunzionali con maggiori servizi e con dei bellissimi campi da calcio. Nella mia carriera ho avuto la fortuna di giocare in Serie A e sono stato privilegiato perché i campi da gioco erano bellissimi".

Nelle ultime giornate Sarri si è affidato al 4-4-2. Pensa che debba continuare con questo modulo o, in assenza di Castellanos, meglio tornare al 4-3-3?

"Non mi sento di dare consigli a Sarri. È lui che ha la squadra in mano e sicuramente farà delle scelte in base a tanti fattori (tecnici, tattici, fisici). Il problema non è il modulo o il sistema di gioco. Il calcio è semplice, bisogna correre e difendersi tutti insieme. Ma la differenza la fanno sempre i giocatori".

A Bergamo, dopo la squalifica, tornerà a disposizione Guendouzi. Si è fatta sentire la sua assenza?

"Guendouzi è un giocatore importante nel sistema di gioco di Sarri. Abbina tecnica e corsa ed è il classico centrocampista moderno. Deve essere meno istintivo e più razionale. Ma è uno dei centrocampisti più forti del nostro campionato".

Che pensiero si è fatto su Cancellieri? Può essere veramente l'anno della sua consacrazione?

"Cancellieri è giovanissimo ma è cresciuto tanto negli ultimi mesi. È ancora presto per la sua consacrazione ma i primi mesi fanno ben sperare per il suo futuro. Bisogna continuare su questa strada, è talmente giovane che deve pensare a migliorarsi sempre, soprattutto negli allenamenti".

Fino a questo momento l'Atalanta non ha mai perso in campionato. Secondo lei, la squadra di Juric ha punti deboli che Sarri può sfruttare?

"Ogni squadra ha i suoi punti deboli ed i suoi punti di forza. Sarri e Juric staranno studiando tutte le strategie per ottenere il massimo".

C'è una favorita? Che partita si aspetta?

"Sarà una bellissima partita. Atalanta e Lazio sono squadre che giocano un calcio europeo, ricco di duelli a tutto campo ed i ritmi saranno altissimi. Non c’ è una favorita, regnerà l’equilibrio e la gara si sbloccherà attraverso episodi".