Troppe curve a destra nel 4-3-3, serve una svolta al centro. Sabato sera Pedro non ha convinto da esterno destro contro l’Avellino, e stavolta nemmeno Cancellieri nel secondo tempo. Noslin è subentrato da attaccante centrale al posto di Castellanos per sostituire Dia, che tornerà solo oggi dopo otto giorni passati ai box. Sulla fascia destra manca in questo momento il titolare Isaksen, a letto con la mononucleosi e ieri ancora positivo. Servirà almeno un’altra settimana al danese per negativizzarsi, ma non è più nemmeno questo il vero nodo. Già l’anno scorso Gustav ha vissuto alti e bassi con appena altri quattro gol all’attivo, ora è stato sfortunato ma inizierà il Sarri-bis con quest’altro macigno.
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ESCLUSIVO – Lazio, ora Isaksen è un rebus
Il vera questione non è infatti guarire dalla mononucleosi, ma rimettersi in piedi (e in campo) dopo una malattia che spossa e indebolisce per un mese il corpo. Dunque, non solo Isaksen ha già saltato tutta la preparazione, ma ora è un rebus persino la ripresa e la ricondizionersi ad agosto. Dubbi in particolar modo per il 24, giorno d’inizio del campionato con la trasferta di Como, e per il successivo impegno contro il Verona all’Olimpico. Nel mini-ritiro turco, che scatterà oggi pomeriggio, insomma, Sarri dovrà dare una scossa con il cambio modulo. Appena accennate le prove di 4-3-1-2 a Formello, ma ora il trequartista potrebbe diventare la soluzione ai problemi della Lazio. Anche Zaccagni è appena guarito da un intervento e può fare quel ruolo da 10, il neo 38enne Pedro è rinato lì l’anno scorso. Persino Dele-Bashiru, propenso a stare molto alto, potrebbe ricoprirlo. E due punte davanti forse garantirebbero pure più gol.
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