Flaminio, tutto tace per la Lazio. Lotito aspetta Gualtieri e viceversa

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Stallo in attesa della prima mossa. Non una fase strategica, ma semplicemente lo specchio di una situazione estremamente complicata e che, al netto dell’entusiasmo di Lotito o degli assist della giunta comunale, fa pensare a tanti che il Flaminio per la Lazio sia destinato a rimanere soltanto un sogno. Lo scenario, del resto, nelle ultime settimane è rimasto immutato: la Lazio aspetta che il Comune dia l’ok a un incontro per chiarire dettagli cruciali, come quelli relativi al riconoscimento del diritto di superficie o meno. Un dettaglio decisivo per Lotito, come spiegato di recente: “Siamo pronti, ma senza il diritto di superficie non potremmo certo investire 430 milioni, 140 dei quali verranno utilizzati sul territorio”.

Il Comune a sua volta aspetta la Lazio, avendo più volte spiegato che per far partire la conferenza dei servizi è fondamentale avere nuovi documenti da parte del club di Lotito. Che promette intanto di di consegnare il piano economico finanziario asseverato proprio nel prossimo - e non calendarizzato - incontro. Da qui lo stallo e le battute di Lotito sulla fretta di Gualtieri per Pietralata “perché tifoso giallorosso”. Al netto di parole e propaganda, però, quello per il Flaminio è un discorso aperto da ormai troppo tempo che merita di arrivare a un verdetto, qualunque esso sia.