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Flaminio, spese e incassi: questo il piano della Lazio per il nuovo stadio
Poco più di 438 milioni di euro. Questi i costi che la Lazio dovrà sostenere per poter giocare (qui i tempi previsti) nel nuovo stadio Flaminio. Ma come si arriva a questa somma? Lo spiega il Piano economico finanziario presentato dalla Lazio: 357,6 milioni rappresentano il costo vero e proprio dei lavori, poi sono poco più di 4,2 milioni gli oneri da pagare al Comune. Pari a 7 milioni invece i costi per la sicurezza, 9 quelli per l’arredamento. Le spese tecniche si aggirano intorno ai 13,6 milioni e, infine, l’IVA è pari a quasi 46 milioni di euro. La Lazio considera poi un totale di 24 milioni per una serie di opere “a carico degli Enti locali interessati e/o per la cui realizzazione si chiede in ogni caso un contributo pubblico”, come spiega il Messaggero: si tratta di 5 milioni per l'interramento dei cavi dell'alta tensione, 10 per le sistemazioni esterne su aree pubbliche e 9 per l'adeguamento antisismico dello stadio. Ma come farà la Lazio a coprire questi costi?
Viene spiegato anche questo all’interno del piano. Ci saranno mutui trentennali pari a 283 milioni, con erogazioni divise in varie tranche in misura direttamente proporzionale allo stato di avanzamento dei lavori. Altri 85,6 milioni saranno di autofinanziamento, ai quali andranno aggiunti i 24 milioni di contributi pubblici e i 45,6 milioni dell’IVA. A questo punto, però, sarà necessario capire come rientrare delle spese. Secondo il PEF, dal 2029 in poi le sky box produrranno incassi per 3,9 milioni l’anno, più un incasso pari a una soglia minima di 0,5 milioni. Per i naming rights si partirà poi da 0,8 milioni per i primi due anni fino ad arrivare a 3,2 e poi salire di anno in anno. Si partirà a 0,65 milioni per arrivare ai 16,3 milioni per quanto riguarda le sponsorizzazioni, previsti poi anche eventi aziendali (da 0,43 a 1,8 milioni di euro), museo e tour (da 0,2 a 0,82 milioni annui) ed eventi non sportivi e locazione spazi (da 0,88 a 3,6 milioni annui). Ma non finisce qui.
La Lazio pagherà infatti tra il 2029 (0,75 milioni) e il 2044 (5,94 milioni) un canone, che poi diventerà pari a zero per i successivi dodici anni “in virtù del significativo apporto economico che la celebrazione degli eventi sportivi del campionato di calcio e dell'immagine della Lazio genereranno a favore della società”. A quel punto, a partire dal 2057, è previsto dal piano che la Lazio “maturi delle royalties nella misura di euro 5,57 milioni”.
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