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Flaminio, cosa succede dopo le ultime novità: la Lazio spera
Si va avanti con cautela, tempi biblici e ottimismo. Così si muove Lotito sulla questione Flaminio, ma dopo l’incontro di lunedì in Campidoglio con Gualtieri il gruppo di professionisti che segue il progetto della Lazio è tornato al lavoro per poter presentare una proposta che sposi quelli che sono gli ultimi scenari emersi. Biancocelesti e Comune si sono lasciti del resto con buoni presupposti, per quanto il parare sportivo dell’Avvocatura Capitolina sulla richiesta di ottenere i diritti di superficie dell’intera area per 99 anni non possa essere considerata l’ultimo tassello necessario. La strada, dal punto di vista legale, è percorribile: la Lazio dal punto di vista del diritto potrebbe acquistare formalmente l’impianto. E ora?
La Lazio dovrà adesso presentare un nuovo progetto, di fatto lo stesso già presentato con i necessari aggiustamenti dopo le ultime novità. Un obiettivo che Lotito conta di raggiungere entro la fine dell’anno. A quel punto ci saranno due mesi a disposizione di terze parti per poter presentare un progetto alternativo a quello del club. Qualora non dovessero arrivare partirebbe allora la conferenza dei servizi preliminare, che sarà seguita dall’eventuale dichiarazione di pubblico interesse da parte dell’Assemblea capitolina. A quel punto si aprirebbe la conferenza di servizi vera e propria dopo la presentazione del progetto definitivo. E, a quel punto, arriverà anche la risposta della Soprintendenza sui tre vincoli che frenano lo spazio di manovra sul Flaminio. Un mese e mezzo dopo, riparte il lungo iter.
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