cittaceleste news Galatasaray-Lazio, Mauri a LSC: “Sarri dovrà tirare fuori il coniglio dal cilindro”

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Galatasaray-Lazio, Mauri a LSC: “Sarri dovrà tirare fuori il coniglio dal cilindro”

Stefano Mauri
Le dichiarazioni dell'ex capitano della Lazio, intervenuto ai microfoni ufficiali del club capitolino prima del fischio d'inizio del match
Edoardo Benedetti Redattore 

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Intervenuto ai microfoni ufficiali del club biancoceleste, Stefano Mauri ha commentato e presentato l'amichevole tra Galatasaray Lazio, quarto test stagionale per i capitolini che andrà in scena allo stadio Rams Park di Istanbul. Queste le parole di Mauri"C'è un clima veramente caldo, anche ore prima del match stesso. Loro sono già caldi e più avanti nella preparazione, l'anno scorso sono stato a vedere Fenerbahce-Galatasaray.

E' chiaro che sia un'amichevole, ma sarà un buon test per la Lazio per capire a che punto è la preparazione. Derby? Lì ci si avvicina a quello della Capitale. Viverlo da fuori però è un conto, da dentro un altro: quello di Roma lo conosco bene, meno quello di Istanbul. Rovesciata al Napoli? Sono i gol più semplici, paradossalmente. Vengono con l'istinto. Magari davanti a un portiere hai più pressione.  E' sicuramente il gol più bello della carriera, anche quello contro l'Atalanta in girata è stato molto bello.

Ne ricordo anche uno di bel gol a raccolta da fuori area contro l'Udinese, di sinistro. Castellanos? Sì, è molto acrobatico. Sicuramente è più forte di me di testa, gli piace molto andare in acrobazia e fa gol difficili anche da pensare. Gol più semplici? Sono i più difficili, come dicevo prima. Perché hai il tempo di pensare, troppo tempo. In questi primi giorni di ritiro conta la preparazione, poi sappiamo che è tornato Sarri che guarda molto alla fase difensiva.

Starà cercando la giusta quadra per subire poco dagli avversari, sia ora che più avanti. Nelle due settimane prima dell'inizio del campionato deduco che si concentrerà sulla fase offensiva. Quando uno fa il calciatore a certi livelli capisce subito cosa un allenatore vuole, poi è chiaro che serva mettere del proprio per fare il massimo. Alcuni giocatori del pacchetto arretrato c'erano già con Sarri due anni fa, sapranno sicuramente cosa fare.

Carichi di lavoro? E' indubbio che durante il ritiro pre campionato non si è al massimo della forma, poi dipende anche dalla caratteristiche dei calciatori in base a struttura fisica e rapidità. Sarebbe preoccupante vedere una squadra già al top a inizio anno, la stagione inizia fra venti giorni. La Lazio dovrà essere pronta fra venti giorni, appunto, ma non adesso. Ci sarà da rivedere qualche meccanismo offensivo, sicuramente, perché in generale comunque è importante veder già costruire qualcosa in avanti.

Osimhen? Si sarà trovato bene e ha deciso di restare in Turchia. Gli offrivano tantissimi soldi dall'Arabia Saudita, magari anche in Premier League. Ma alla fine è prevalsa la volontà del nigeriano. Prenderà più di dieci milioni di euro, in Italia non te li può garantire nessuno magari. E ne ha rifiutati qualcosa come il doppio o il triplo. Mancanza di qualità sulla trequarti? Il primo Sarri si è fatto costruire una squadra tecnica in varie posizioni.

Quando è andato via sono arrivati allenatori che prediligono l'aspetto fisico più che quello di inventiva. Con il ritorno di Sarri, quindi, si devono utilizzare questi calciatori e dovrà tirare fuori il coniglio dal cilindro. E' una squadra costruita bene, ma manca un po' di fantasia: l'unico che ne ha parecchia è Pedro. Magari a gennaio, qualora fosse sbloccato il mercato, si potrà intervenire nella zona del centrocampo per inserire un calciatore con caratteristiche diverse, con più fantasia e che possa fare qualche gol. Cose che sono mancate anche lo scorso anno.

Dele-Bashiru? Credo che Sarri debba fargli capire cosa vuole da lui: se serve più inserimento o più gioco tra le linee. Ha un grandissimo tiro, una velocità importante. Deve migliorare qualcosa a livello tecnico ma resta un ottimo giocatore. Bisogna capire quali saranno le rotazioni a centrocampo e cosa Sarri vorrà sia da lui che dagli altri interpreti della mediana. Vederlo in televisione o dal vivo sono cose diverse: dal punto di vista di Sarri, vederlo tutti giorni ti dà più risvolti sia per le qualità che per le mancanze.

L'Atalanta, per dire, gioco uomo contro uomo. Se tu metti un calciatore molto fisico in queste partite, verranno ovviamente esaltate. In quelle partite Dele-Bashiru ha dimostrato di essere probante, ma deve esserlo anche in altre situazioni tecnico-tattiche. Sarri propone un gioco diverso e il nigeriano dovrà capire come si calerà in questa nuova realtà. Anche gli altri giocano sul campo, quindi bisogna adattarsi velocemente ma vale per tutti i protagonisti in campo.

Nuno Tavares? Per fare il terzino con Sarri bisogna lavorare soprattutto difensivamente. Dalla metà campo in su è fenomenale, lo hanno notato tutti e sicuramente saranno arrivate offerte importanti. Sarri ci starà lavorando, penso che sarà pronto per l'inizio della stagione. Sicuramente si può ovviare a determinate mancanze anche in altri modi, magari adattando il lavoro del terzino opposto in un senso più difensivo.

Como? Già lo scorso gennaio aveva fatto un gran mercato e sta facendo lo stesso ora. E' una squadra fatta di tanti giovani, non sarà facile assemblarli tutti insieme. Non è detto che saranno tutti pronti già per la prima di campionato, certo è che andare a giocare a Como, in un ambiente che vive grande entusiasmo. Anche l'anno scorso la Lazio ha giocato alla pari con tutte, poi contro le piccole ha sofferto soprattutto dal punto di vista tattico, sugli contro uno laterali e non solo.

Fai fatica così a coprire grandi porzioni di campo. Sarà importante sistemare subito la fase difensiva, subire poco. Così, se inizi la stagione subendo meno per le prime tre o quattro giornate, puoi fare più risultati sul lungo periodo. Subentra entusiasmo, autostima e il campionato puoi indirizzarlo. Se invece subisci fin da subito è difficile cambiare anche l'aspetto umorale e ambientale. Poi diventa difficile recuperare dal punto di vista della classifica.

Con chi avevo diverbi? Un po' con tutti. Alcuni compagni hanno bisogno di essere stimolati e di questi momenti. Quel diverbio deve finire lì, anche per far calare la tensione. Klose? Una persona tranquilla, pacata e introversa. In campo parlava poco, ma esprimeva parole importanti. In questo devono essere bravi i compagni e capire chi si ha davanti, sia eticamente che tecnicamente. Con certi giocatori, con intelligenza, bisogna capire che il pallone deve arrivare velocemente a loro. Pedro come Klose? Sì, anche se hanno avuto percorsi diversi.

Non lo conosco personalmente, a livello di carisma e di esperienza sicuramente sono simili. Non posso parlare del calciatore extra-campo ma sicuramente si somigliano. Vecino? Anche lui ha certe caratteristiche. Lo scorso anno è mancato parecchio, ti porta tanti gol e ti crea scompiglio nelle difese avversarie. Soffrono tanto l'inserimento "a fari spenti". Forse più che a me somiglia molto a Parolo. E' chiaro che ha una cattiveria agonistica diversa ed è molto più forte di testa, sia di me che di Parolo.

Cataldi? Può essere una risorsa importante, anche perché conosce sia l'ambiente che Sarri. Da capire invece il ruolo di Belahyane, che potrebbe essere spostato da mezzala almeno fino a gennaio, considerato che in cabina di regia ci sono già Cataldi e Rovella. Guendouzi e Rovella corrono tanto e coprono tantissimo campo, sono degli ottimi giocatori.

Ma devono essere "completati" da un centrocampista avanzato più tecnico.  Loro svolgono un'ottima fase difensiva e di impostazione a inizio azione, ma servirebbe un elemento più offensivo. Pedro non potrà giocare novanta minuti tutte le partite, ma è così forte che se lo lasci fuori e subentra ti fa la differenza. E' difficile trovare un calciatore di quel livello, che ti fa la differenza a gara in corsa, che però non pretende di essere titolare. Isaksen è un giocatore che ha uno spunto importante e crea grande superiorità.

Cancellieri è da riscoprire, i prestiti con Empoli e Parma l'hanno fatto crescere. Sarri lo starà valutando. Noslin è diverso, da fuori si fa fatica a capire quale sia il suo ruolo effettivo. Baroni lo ha utilizzato tendenzialmente in zone più laterali, Sarri lo sta testando per capire quale siano le sue caratteristiche e dove collocarlo al meglio. Chi può essere trasformato da Sarri? Credo che quasi tutti abbiano un ruolo definito.

Dico Noslin, che deve trovare un ruolo suo, e Belahyane che verrà reinventato al momento in un altro ruolo. Non credo che questa carta possa valere per altri calciatori. Zaccagni? Si trova benissimo vicino alla linea laterale, in quel movimento in cui si avvita per ripartire. Ha grande esplosività, che gli consente di prendere metri sul diretto avversario, costretto quindi a fare fallo su di lui. Giocare sempre spalle alla porta è complicato, ma credo che sia difficile spostare Zaccagni da quel ruolo".