cittaceleste news Genoa-Lazio, perché il braccio di Romagnoli non è punibile: l’analisi di Calvarese

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Genoa-Lazio, perché il braccio di Romagnoli non è punibile: l’analisi di Calvarese

Romagnoli
L'analisi dell'ex arbitro di Serie A, oggi opinionista arbitrale, sull'episodio del rigore assegnato e poi revocato da Ayroldi in Genoa-Lazio
Edoardo Pettinelli Redattore 

Rigore sì, rigore no: aveva fatto imbufalire la Lazio, tra lo sgomento e tanti cenni di disapprovazione, il rigore assegnato e poi revocato, dopo OFR, da Ayroldi a favore del Genoa. Tra i tanti c'era anche Cataldi, che scuoteva la testa quasi certo della revoca della massima punizione. Un tocco di braccio, sì, ma non punibile: questa la decisione presa da Ayroldi dopo la review, salvato dal Var Abisso. Un'analisi condivisa e spiegata da Giampaolo Calvarese, ex arbitro CAN e oggi opinionista arbitrale, sulle colonne de Il Tempo. Queste le sue parole.

"Intorno all'ora di gioco, Avroldi concede un calcio di rigore per un fallo di mano di Romagnoli. In questo caso l'ex Milan è in marcatura, non vuole opporsi a un cross, non guarda il pallone la sua posizione delle braccia e consona al movimento per un colpo di testa. Non è mai punibile, come anche sottolineato dal designatore arbitrale Rocchi nelle scorse settimane. Corretto il richiamo al monitor da parte del VAR Abisso che evita l'errore. Anche stavolta c'è l'annuncio di Ayroldi tra i fischi di Marassi".