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Gualtieri: “Flaminio per la Lazio? È interessante, sediamoci e parliamone”

Gualtieri

Le parole di uno dei candidati alla carica di sindaco di Roma riguardo la possibilità di fare dello storico stadio la casa dei biancocelesti

redazionecittaceleste

Continua a tenere banco la situazione legata allo stadio Flaminio. Lotito ne parla da tempo, ma all’inizio dell’estate sembra aver dato un’accelerazione importante. Ne ha parlato pubblicamente, ha avviato sopralluoghi, sta preparando un piano d’azione concreto e importante. Normale, quindi, che del Flaminio e degli stadi per le squadre di Roma si parli in continuo ultimamente. Soprattutto considerando l’imminente chiamata alle urne - a inizio ottobre - per eleggere il sindaco di Roma. E proprio uno dei candidati, Roberto Gualtieri, è intervenuto ai microfoni del programma Gli Inascoltabiliin onda su New Sound Level. Di seguito le sue parole.

 Claudio Lotito

Sul Flaminio

Per quanto riguarda la questione stadio, penso che tutti vogliano contribuire per trovare una soluzione a questa saga. È una cosa che si trascina ormai da tantissimo tempo. Il primo stadio Flaminio fu fatto in un anno e mezzo, ma noi non possiamo promettere tempi così stretti. Farlo significherebbe prendere in giro, però penso di poter dire che nell’arco della consiliatura ci potrebbero essere i tempi necessari. Entrambe le squadre di Roma potrebbero avere il proprio stadio. Se la Lazio vorrà presentare una propria proposta potrà farlo. Questa idea del Flaminio è interessante, quindi sediamoci a un tavolo e ragioniamoci insieme”.

Le dinamiche per lo stadio

Penso sia necessario muoversi con cautela, senza sparare date improbabili. E poi serve serietà anche nell’individuare i luoghi per lo stadio, senza dar vita all’urbanistica elettorale. Serve serietà perché serio è il problema, noi siamo stati decisivi con l’emendamneto che ha permesso di chiudere la vicenda Tor di Valle. Vogliamo dare una mano alla città, chiudendo una fase e iniziandone un’altra. Adesso sarà necessario sedersi con la società, valutare quella che è la proposta e verificare seriamente i requisiti. Che poi sono semplici: uno stadio che sia ben collegato e che sia solo uno stadio, non un’occasione per fare altri interventi urbanistici. A patto che sia così, poi, serve un piano economico e uno studi di fattibilità. Una volta che questo è fatto allora sì, in un centinaio di giorni si può avviare l’iter. Ma la proposta deve essere concreta e importante”.