cittaceleste news Immobile: “Possibile ritorno alla Lazio? Ecco la verità. Rientrato perché…”

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Immobile: “Possibile ritorno alla Lazio? Ecco la verità. Rientrato perché…”

Stefania Palminteri Redattore 
Le parole dell’ex capitano biancoceleste, raccontatosi dal ritiro del Bologna ai microfoni di Sky dopo il rientro in Italia dalla Turchia

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Lunga interista concessa da Ciro Immobile ai microfoni di Sky. L’ex capitano della Lazio, oggi al Bologna dopo un anno in Turchia con la maglia del Besiktas, si è raccontato a 360 gradi, partendo dalla scelta di tornare in Italia: “Sotto l'aspetto tecnico non c'erano tanti motivi per tornare: il campionato mi piaceva, il club è molto organizzato. Però da parte mia forse avevo bisogno di sfruttare questi ultimi anni dove la gente mi conosce di più. Quando si è aperta l'opportunità di Bologna l'ho vista così, non ho scartato una per prendere l'altra, era una cosa che mi è piaciuta”.

Voglia di Italia che significa anche voglia di Nazionale per Immobile: “Non ho sentito Gattuso, non ancora. Non mi sono mai paragonato a nessuno, non l'ho fatto neanche alla Lazio, però ho sempre cercato di imparare. Gattuso deve solo vedere se sto bene fisicamente, se faccio gol e se posso essere utile alla Nazionale”. E, a proposito di Lazio, l’ex capitano biancoceleste ha parlato anche delle possibilità di un ritorno nella Capitale: “La possibilità di tornare alla Lazio non c'è stata. Quello che abbiamo fatto insieme, quello che mi ha dato la città di Roma, sono ricordi che mi porto dentro e nessuno me li potrà mai togliere”.

Infine, le prime sensazioni sull’avventura a Bologna: “È stato un bell'inizio, forte, c'è entusiasmo ed è contagioso. In Turchia ho fatto una esperienza molto importante, ho chiuso l'anno con 20 gol anche con qualche problema fisico nella seconda parte dell'anno, abbiamo anche alzato un trofeo e non è mai scontato. Quest'anno ho ricominciato con l'entusiasmo di un ragazzino. Qual è l'obiettivo? Di confermarsi ancora una volta: conta la continuità nel calcio. Io ho lavorato tutta l'estate per trovare una soluzione che mi possa fare gioia e qualche soddisfazione, senza pensare all'età. Ho sempre creduto che col lavoro si possono raggiungere risultati importanti: siamo partiti bene, ho fatto diversi allenamenti, ho fatto due amichevoli e ho fatto gol.

Una classifica degli obiettivi? La conferma del Bologna in Europa al primo posto: vorrebbe dire fare una stagione importante a livello di squadra, da 65 punti o più. Poi direi fare tanti gol, tornare in Nazionale, vincere la classifica marcatori. È ovvio che se vinci la classifica marcatori automaticamente dovresti andare al Mondiale. Il fatto di allenarsi con Gianni Morandi a bordocampo è stata una bella emozione, non c'è cosa più italiana di questo. Il Bologna è una squadra collaudata, grazie al lavoro di Italiano e del suo staff, è davvero qualcosa di positivo. L'amore e la protezione che c'è intorno alla squadra mi ha stupito.

Cosa mi ha detto Italiano? Già dai primi contatti col mister mi è parso una persona molto sincera, ha tirato fuori tutto quello che aveva come preoccupazioni, ma non tecniche, semplicemente come allenatore che ha già un gruppo coeso e senza dualismi. Era preoccupato, data la mia esperienza e la mia carriera, mettere in difficoltà lui per i miei movimenti e non ascoltarlo in determinate cose. Mi ha fatto piacere partire dalle difficoltà, ci siamo portati avanti. Questo è un anno importante per il Bologna, vogliamo dimostrare un'ulteriore crescita e fino a questo momento sta andando tutto da obiettivo”.