Inter-Lazio, Sarri al vetriolo su Manganiello. Ma il dato sui falli gli dà ragione

"L’arbitro non ha inciso sul risultato ma penso sia l'ora di noleggiarli dall'estero perché non ne vedo più all'altezza. Sicuramente non lo era quello di stasera". Hanno fatto discutere - e molto - le parole di Sarri nell'immediato post partita di Inter-Lazio. La nota del club biancoceleste, in contrasto con le dichiarazioni del tecnico toscano, ancor di più. C'è un dato, però, che, se non altro, dà almeno in parte ragione alle convinzioni del tecnico toscano sull'operato di Manganiello nel posticipo dell'undicesima giornata di Serie A, andato ieri in scena al Meazza.

L'impressione è che i nerazzurri siano ricorsi tanto, troppo al fallo. E che Manganiello abbia utilizzato troppo poco i cartellini per gestire i contrasti duri dei meneghini. Con buona pace della Lazio. E i dati, effettivamente, rispecchiano in pieno la fotografia di una gara troppo fallosa per l'Inter: la squadra di Chivu, fino a ieri, aveva commesso un totale di 133 falli totali in 10 gare in Serie A, per una media di circa 13,3 falli commessi per partita.

Nella gara contro la Lazio, invece, i nerazzurri hanno optato più spesso per la soluzione fallosa, arrivando a commettere un totale di 26 falli, praticamente il doppio della media della squadra di Chivu. Una prestazione da rivedere su tutta la linea, quella del fischietto della sezione di Pinerolo. Al 22' si perde un'ammonizione abbastanza evidente per una scalciata di Lautaro Martinez ai danni di Zaccagni, bersagliato di falli per tutta la partita. Altrettanto accade all'ora di gioco per un fallo di Bastoni su Isaksen. Il culmine arriva sul braccio difficile da non ravvisare in campo di Dimarco sull'avvio dell'azione del gol di Zielinski - poi annullato grazie all’ausilio del Var - per il tris nerazzurro.