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La Lazio batte anche l’Empoli e chiude seconda una stagione da voti altissimi

Empoli-Lazio
Finisce la stagione dei biancocelesti con la firma di Romagnoli e Luis Alberto. Champions, Supercoppa, record per Provedel: stagione da urlo
redazionecittaceleste

Niente passerella al Castellani: vince l’Inter, che obbliga la Lazio ai tre punti per conquistare il secondo posto, che sarebbe record dell’era Lotito. E allora pronti, via: subito Luis Alberto a impegnare Vicario, ma è bravo il portiere a stendersi in allungo e respingere. È il segnale dei ritmi alti che vanno subito in scena al Castellani. Ne fa le spese al 14’ Akpa Apro, che è il primo a finire sul taccuino dei cattivi per un intervento in ritardo su Milinkovic. Quattro minuti dopo buona occasione per Immobile, che cicca il pallone e non riesce a calciare. Dopo le folate iniziali si abbassa il ritmo dell’Empoli, che lascia pallone e spazio alla Lazio. I biancocelesti costruiscono bene ma manca il guizzo decisivo. Ci prova Immobile al 35’ di testa su cross di Hysaj, Vicario devia in angolo. Ancora il capitano pericoloso sul corner: altra deviazione e altro angolo.

Al 37’ giallo per Cambiaghi, che stende Hysaj a due passi dall’area di rigore. Due minuti dopo ammonito anche Milinkovic: diffidato, salterà - eventualmente - la prima giornata del prossimo campionato. Proprio Milinkovic al 41’ serve una palla d’oro a Immobile che, defilato, calcia benissimo. È decisivo però Vicario nel deviare in angolo. È l’ultima occasione di un primo tempo che si chiude senza recupero. Nessun cambio dopo l’intervallo, ma stesso copione. Lazio in proiezione offensiva, Empoli che prova a difendersi. Non possono nulla però i toscani al 48’: calcio d’angolo di Luis Alberto, spizzata perfetta di Romagnoli che di testa buca Vicario e porta in vantaggio i biancocelesti. Il primo cambio della gara lo effettua l’Empoli, che al 57’ toglie Grassi per inserire Henderson. Un minuto dopo problemi per Patric che si tocca l’inguine dopo uno scatto: si va a scaldare Casale, ma lo spagnolo prova a rimanere in campo.

Al 62’ ammonito Vecino che ferma una ripartenza dell’Empoli. Un minuto dopo arriva il primo cambio biancoceleste: fuori Pedro, con tanto di standing ovation, e dentro Zaccagni. La Lazio gestisce la partita, provando ad addormentare il palleggio e a colpire negli spazi concessi dai toscani. Martusciello cambia ancora al 71’: fuori Romagnoli e Vecino, dentro Casale e Cataldi. Passano tre minuti e cambia l’Empoli: fuori Bandinelli e Piccoli, dentro Haas e Destro. Ancora Lazio all’82’: bella azione manovrata che porta al tiro improvviso dalla distanza di Immobile, bravissimo Vicario a deviare in angolo. Finisce i cambi l’Empoli all’83’: fuori Vicario e Fazzini, dentro Ujkani e Satriano. Miracolo di Provedel sei minuti dopo su una sassata da fuori di Cambiaghi, che poi commette fallo e viene ammonito: è il secondo, rosso inevitabile. Massimi concede quattro minuti di recupero. Nel secondo arriva la firma che chiude la partita.

Bellissima azione manovrata della Lazio, con Immobile che serve indietro Luis Alberto: il tiro da fuori è perfetto e vale il secondo posto della Lazio. Al 93’ dentro anche Bertini per Milinkovic, è l’ultima nota della gara. La Lazio conquista tre punti, gli ultimi della stagione, d’oro. Valgono il secondo posto, traguardo raggiunto per la terza volta assoluta e per la prima nell’era Lotito. Valgono il secondo miglior risultato a livello di punti di sempre. Ma soprattutto valgono la legittimazione di una stagione quasi perfetta, che ha portato Champions e Supercoppa. La macchia delle coppe europee sembra assumere in quest’ottica anche un peso differente. Ha avuto ragione Maurizio Sarri, c’è la sua firma sulla meravigliosa cavalcata fatta quest’anno dalla Lazio. Il campionato e la stagione finiscono qui. L’appuntamento va ad Auronzo di Cadore intorno all’11 luglio. Prima, però, c’è un mercato da Champions da portare a casa.