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La Lazio si scatena e poi si arrocca: Marassi espugnato

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La Lazio espugna Marassi

redazionecittaceleste

Sarri ne cambia ben 5 rispetto alla gara pareggiata, tra le mura amiche, contro l'Udinese. Il motivo manifesto è il turnover in vista del prossimo impegno d'Europa League, giovedì sera, ma il motivo latente ha l'aria di essere un altro: prove di rivoluzione, nelle scelte, per Maurizio. Se così fosse, le risposte arrivate oggi dal Marassi di Genova sono senz'altro positive. Si distinguono, infatti, tutti i giocatori lanciati oggi: Strakosha, Basic, Marusic, Zaccagni.

L'avvio è buono, buonissimo. La gara viene sbloccata già al 7'. Palla avanti e palla dietro sull'asse Sergej/Cataldi, il romano lancia in avanti per Immobile che vince il duello fisico con Chabot, il capitano premia la sovrapposizione di Zaccagni, il quale la dà a Milinkovic lanciatosi nell'inserimento: mancino di prima intenzione e Audero battuto. Ci riprova subito Sergej: all'11' prima col destro (murato) poi col sinistro (blocca Audero). La Lazio non si ferma e trova il raddoppio due minuti dopo. Zaccagni semina il panico sulla sinistra, è l'incubo di Bereszynski, l'ex Verona taglia il campo e cadendo riesce a servire Immobile sulla linea del fuorigioco, il centravanti con il mancino in girata batte, lento lento e comodo comodo, il portiere. La Samp si alza, ma la Lazio ha il tempo di trasformare l'ammontare in un più rotondo 3-0. Al 37' la palla passa da Marusic a Sergej a Zaccagni, è ancora lui a servire il cioccolatino vincente per Immobile: Ciro elude la marcatura di Chabot in velocità e cala il tris.

Immobile torna negli spogliatoi zoppicando, Sarri - con la testa al Galatasaray - non ci pensa un attimo e lo tiene in panchina. Entra subito Muriqi. La Lazio si arrocca nella ripresa, smette di essere pericolosa e si lascia attaccare accettando la sofferenza. Lo scenario mette sotto i riflettori l'altro lanciato odierno: Strakosha. L'albanese si oppone prima a Thorsby con i piedi (52') poi si sporca i guantoni con una bella parata plastica in opposizione al colpo di testa di Gabbiadini (55'). Sarri mette Felipe Anderson e Leiva per Pedro e Cataldi, ma i suoi piani tattici vengono rovinati dall'espulsione di Sergej: ingenuo il gigante serbo ad inveire contro Fabbri dopo un'ammonizione, secondo giallo e via sotto la doccia. La Samp continua a pressare, il 4-4-1 della Lazio sembra poter mantenere bianca la porta di Strakosha, ma i doriano firmano il tabellino all89', con Gabbiadini. Prima il panico, poi l'arroccamento, ma la Lazio passa a Marassi. 0-3 e ritorno alla vittoria. Questo conta.