133 anni fa nasceva Giorgio Vaccaro: protesse la Lazio dalla fusione della Roma

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133 anni fa, a San Marzanotto d'Asti, nasceva Giorgio Vaccaro, storico ex socio e presidente che protesse la Lazio dal progetto della fusione che diede vita alla Roma. Nonostante le sue origini, Vaccaro giunse a Roma in giovanissima età ed è considerabile romano d'adozione a tutti gli effetti. Nel 1920 divenne socio della Lazio, polisportiva che incarnava a pieno i suoi valori e che, appena un anno più tardi, fu insignita del titolo di Ente Morale.

Nella primavera del 1927 il pericolo: il PNF ordina al Federale Foschi di inglobare le società romane in un'unica società. Il motivo era presto detto: la Lazio era l'unica squadra a possedere uno stadio degno della massima serie. Ma la Lazio, di fatti, sarebbe scomparsa, poiché nessun calciatore biancoceleste avrebbe fatto parte del progetto guidato da Foschi per il PNF e il nome della polisportiva sarebbe scomparso con essa.

Vaccaro, informato dei fatti, si oppose: "Foschi, la Lazio è Ente Morale dal 1921 per Regio Decreto, con una sua storia, quindi non può scomparire. Se proprio vogliamo creare una nuova società, ben venga, ma il suo nome deve essere Lazio, i colori bianco e azzurro e il campo la Rondinella", rispose Vaccaro a Foschi, impedendo la fusione. Nel 1926 divenne, inoltre, consigliere F.I.G.C. ed in seguito segretario generale del C.O.N.I., carica che manterrà fino al 1939. Nel 1934, invece, organizzò con successo i campionati Mondiali di calcio.