Un applauso ogni volta che entra in campo: Maurizio Sarri è, al pari di Immobile, il più acclamato del ritiro di Auronzo. Una sinergia, quella tra il Comandante e il suo popolo, tanto forte da superare anche l'impazienza di un mercato ancora piatto al 20 di luglio. In casa Lazio però non tiene banco solo la questione entrate e uscite, con il vento d'Arabia ancora forte su Ciro. Sono ancora da sciogliere i nodi legati i rinnovi. Felipe è in scadenza e sotto le Tre Cime di Lavaredo è arrivata la sorella/agente Juliana.
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Lazio, non solo gli acquisti: da sciogliere anche i nodi rinnovi
Tutto il mondo Lazio però a oggi sembra paralizzata dall'agenda fitta di Lotito. Il comportamento del patron sembra quasi sottovalutare il pericolo dei uno dei momenti più delicati dei suoi 19 anni di presidenza. Il brasiliano però non è l'unico in fila alla porta del patron: anche Zaccagni (scadenza 2025) si aspetta un prolungamento con adeguamento dopo la stagione da protagonista fatta quest'anno.
Da un ex Verona a un altro con Casale, diventato baluardo con Romagnoli di una difesa granitica. Lotito vuole blindarlo ma i discorsi ora vanno accelerati, ma le pratiche mercato/rinnovi non possono sovrapporsi. Il patron vuole decidere e controllare tutto, ma il tempo passa e l'inizio del campionato si avvicina ma l'unica cosa certa ora è un immobilismo destabilizzante.
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