Risuonano ancora nel silenzio dello Stadio Olimpico i fischi di rabbia e delusione degli oltre 40mila tifosi della Lazio al triplice fischio di Daniele Orsato. Una Lazio che ci prova si arrende a un'Atalanta, al momento, più pronta a stare in campo. "A quarto d'ora dalla fine mi sono girato e si stavano preparando Boga e Zapata" spiega Sarri in conferenza stampa. Un riferimento non troppo velato a come la differenza di rosa (in termini di profondità) in una corsa Champions che vede quattro squadre in due punti fa tutta la differenza del caso. Oltre al danno di una sconfitta che fa scivolare la Lazio al sesto posto, la beffa della bandiera bianca alzata da Alessio Romagnoli per cui sono attesi gli esami strumentali nei prossimi giorni.
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Adesso la terza Europa per una Lazio chiamata a evitare l’anonimato
Con la delusione della sconfitta con l'Atalanta ancora da smaltire bisogna proiettarsi a giovedì quando tornerà l'Europa. Si riparte col Cluj
La faccia del centrale non ha fatto ben sperare e di certo salterà il ritorno in Europa della Lazio. Giovedì riparte il cammino europeo di una squadra che ora ha l'obbligo di onorare la competizione per non condannare una stagione, partita nel migliore dei modi, all'anonimato già a febbraio. La frenata in campionato è stata brusca per una squadra che ha dato l'idea di essere diventa quasi di facile lettura. Un problema cui va posto rimedio al più presto visto anche che dell'imprevidibilità si è fatto a lungo un punto di forza. Contro il Cluj non saranno ammessi alibi per nessuno da Sarri ai giocatori con l'unico imperativo di centra la vittoria.
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