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Sarri: la 250ª in Serie A è amara. La Lazio cade alla ricerca di se stessa

Sarri
È amara la 250ª panchina di Sarri che cade in quella che è stata la sua stessa trappola all'andata. L'imperativo ora è riprendersi la squadra

redazionecittaceleste

La Lazio non è pronta: questo hanno raccontato i 90 minuti contro l'Atalanta. Una partita difficile da commentare per una squadra che in campo la volontà di far bene l'ha messa e mostrata, dovendosi arrendere prima che alla Deaai suoi stessi limiti. Gli orobici vincono per manifesta superiorità contro una Lazio andata in confusione e inerme contro lo strapotere fisico messo in campo dalla squadra di Gasperini. È amara la serata per Sarri che non riesce a festeggiare la panchina numero 250 in Serie A, anzi. Sono i fischi dell'Olimpico ad accompagnare la Lazio negli spogliatoi. Fischi di una tifoseria cosciente di aver visto una squadra che ha provato anche a fare il massimo ma che non è stata all'altezza della partita.

Immobile

Pesano, certo, gli errori individuali di un Immobile che ad oggi sta mancando al pari del periodo di convalescenza dell'infortunio. Non una critica, Ciro non sarà mai un problema in questa squadra, ma una costatazione di un fatto evidente. Immobile manca alla Lazio e la Lazio manca di quella cattiveria che l'ha portata ad accarezzare il secondo posto prima della sosta Mondiale. Adesso si riparte dal sesto posto, con una realtà ridimensionata ma con la consapevolezza che il terzo posto dista solo tre punti. Dovrà qui essere maestro Sarri più che sul campo, nella testa di un gruppo che deve mettere da parte la paura e rimostrare quella forza che ha fatto esaltare nella prima parte di stagione.