All'indomani del ko contro la Fiorentina, la Lazio è chiamata da subito a voltare pagina. Mercoledì la squadra di Baroni sarà attesa dall'esordio europeo contro la Dinamo Kiev, la seconda di tre partite nell'arco di una settimana. I biancocelesti escono dal Franchi con l'amarezza di una sconfitta, condizionata dai fischi arbitrali e dai due calci di rigore in favore della formazione viola. Ma lasciando una buona impressione - soprattutto nel primo tempo - di una squadra che crea molto in fase offensiva.
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Lazio, l’attacco ha cambiato passo: i numeri a confronto con la passata stagione
I numeri lo sottolineano: la Lazio è ancora sul podio per gol segnati, terza con 9, alle spalle di Milan (11) ed Inter (10). Dopo cinque giornate nella scorsa stagione il conto era fermo a 5. Gradino più basso del podio anche per i tiri in porta di media a partita (5,8) dietro ancora al Milan e alla Fiorentina (6,2). Su 14,2 tiri tentati di media a partita, 5,8 centrano lo specchio della porta. Vale a dire che il 41% di conclusioni tentate impegna i portieri avversari. Un dato che mostra una crescita totale rispetto alla passata stagione, quando i tiri tentati in media a partita erano 11,6 e i tiri in porta appena 3,7 (con un percentuale pari al 31%). Inoltre la Lazio si attesta sul terzo gradino del podio anche per xG (9,5), vale a dire la probabilità che un'occasione offensiva venga trasformata in gol, con l'Inter seconda (9,6) e il Milan primo (10,48).
Infine, va sottolineato il contributo degli attaccanti, su tutti Castellanos e Dia, autori di 5 dei 9 gol biancocelesti. E quello degli esterni con Zaccagni e Isaksen, entrambi a segno con un gol a testa. Un dato confortante rispetto alla scorsa stagione, quando il mancato contributo al gol degli uomini offensivi rappresentava il principale problema da risolvere.
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