Lazio, il punto in attacco: Ciro prova, Pedro rientra e Felipe vuole il record

Si prepara a ritornare sui campi di Formello la Lazio. I ragazzi di mister Sarri, infatti, sono attesi nel centro sportivo biancoceleste per la seduta di ripresa fissata per oggi pomeriggio alle 15:30. Dovrebbe rivedersi finalmente in campo anche Pedro, che dopo circa un mese out proverà a mettersi definitivamente alle spalle la cicatrice al polpaccio. Sarebbe un recupero molto importante quello dello spagnolo, anche considerando le condizioni del capitano Ciro Immobile. La caviglia maltrattata nella gara contro la Sampdoria, infatti, continua a dar fastidio al numero diciassette biancoceleste. Come sempre, Immobile stringerà i denti ma il pestone rimediato da Ferrari nella sfida dello scorso sabato ha lasciato strascichi importanti.

“Sono acciaccato, ma voglio stringere i denti e farcela per le ultime due giornate”. Questo il pensiero di Immobile, riportato oggi da Il Messaggero. E, allora, come sempre Ciro proverà il recupero lampo per la sfida di lunedì sera. Per farlo, si andrà avanti a Formello ancora con terapie e ghiaccio per almeno un paio di giorni. Come fatto, del resto, anche durante questa breve vacanza concessa da mister Sarri. Non dovesse farcela Immobile, però, allora sarebbero problemi. Pedro, infatti, difficilmente riuscirà ad avere nelle gambe benzina a sufficienza per coprire novanta minuti. Cabral è sparito dai radar e Raul Moro e Romero non sono considerati pronti.

Proprio Romero, sempre secondo il quotidiano romano, sarebbe stato al centro di un confronto tra Lotito e Sarri. Il presidente vorrebbe vederlo più spesso in campo, il tecnico invece sostiene che a livello fisico ci sia ancora qualcosa da sistemare prima di lanciarlo con continuità in Serie A. Chi invece, a prescindere dalla situazione, sarà sicuramente in campo salvo problemi e imprevisti sarà Felipe Anderson. Sono 46 i gettoni fin qui per il brasiliano, presente in ogni singola gara stagionale. Dovesse arrivare a 47 raggiungerebbe il suo record, stabilito nell’anno in panchina tra Pioli e Inzaghi. Poco costante nel rendimento forse, ma riguardo la sua presenza in campo quest’anno non ci sono mai stati dubbi. Non una cosa da poco, considerando la poca profondità della rosa biancoceleste.