L'ultima sgambata mattutina sotto le Tre Cime di Lavaredo, prima dell'ultimo pranzo e di fare ritorno nella Capitale. I biancocelesti hanno continuato a lavorare con carichi intensi di lavoro, nel primo ritiro di Baroni da allenatore della Lazio. Auronzo è stata ancora una volta la meta del ritiro estivo biancoceleste per il 17° anno di fila, per quello che diventato a tutti gli effetti un feudo biancoceleste in Veneto. Rischia, però, di essere l'ultimo anno dei biancocelesti. Auronzo è in bilico nonostante un'opzione a favore della Lazio per il 2025, da esercitare entro il 30 marzo.
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Lazio, Auronzo a rischio. Parla il sindaco: “Finché ci sarò io non tornerà più”
Intanto le parole del Sindaco di Auronzo a Radio Cortina non sono proprio di benvenuto nei confronti dei biancocelesti: “Quest'anno non si sono realizzate le cose che ci eravamo prefissati di mettere in campo. Il Comune ha fatto tutto il suo ed è andato anche oltre quello che era il mandato biennale, che abbiamo conferito all'azienda che si occupa del ritiro. Sono loro a non aver realizzato il loro scopo. Bisogna anche avere il coraggio di dire queste cose. Stiamo anche valutando nuove strade, perché abbiamo un campo sportivo che è un'eccellenza e ci sono tutti i presupposti per andare a cercare anche altri interessati a venire da noi. Anche perché il ritiro della Lazio costa alle casse comunali 40mila euro al giorno e per questo si fermano tutte le attività che il Comune dovrebbe mandare avanti, dalle manutenzioni, agli interventi ambientali, il rifacimento delle strisce pedonali; di fatto sacrifichiamo due mesi di lavori pubblici degli operai del Comune per fare 12 giorni di ritiro. Per questo dico che i tempi sono maturi per dire che il Comune deve fare il Comune”.
Non si è fatta attendere la risposta di Gianni Lacché, presidente della Media Sport Event: "Per quanto riguarda i costi che ha citato il Sindaco, sono a me sconosciuti; perché abbiamo ricevuto tra hotel, il lavoro della mia società e quello che dobbiamo dare alla Lazio un importo comprensivo di IVA di circa 310.000 euro. Tutti gli altri servizisono stati pagati da me, ad eccezione della frutta e dell'acqua al campo, che possono essere 1.500 euro, e delle pulizie che vengono fatte negli spogliatoi del centro sportivo, che non credo possano superare i 5.000 euro, oltre al pullman che porta la Lazio da Venezia ad Auronzo e da Auronzo a Venezia. Tutte le altre spese inerenti alla tribuna, ai bagni chimici, al piano di sicurezza, perché quest'anno il Comune si è defilato dall'organizzatore di tutto ciò, è a carico della Media Sports Event Group. Quindi mi sono dovuto sobbarcare oneri e impegni, che fino all'anno scorso non erano di mia competenza, pur di fare questo ritiro; perché vogliamo bene alla città di Auronzo, a tutta la Val d'Ansiei e a tutto il Cadore. Rimango quindi basito dalle parole del sindaco. La Lazio ama Auronzo di Cadore, ma se non ci vogliono non stiamo qui a dispetto dei santi. Ho portato al sindaco una relazione fatta da uno studio importante di Roma, che dice che negli ultimi 15 anni i tifosi e tutto l'indotto hanno portato oltre 56 milioni di euro ad Auronzo e nel Cadore. Rimango quindi perplesso, perché credo che siamo una delle società più importanti d'Italia, portiamo tantissimi tifosi, tantissimi tifosi amano Auronzo di Cadore perché il posto è bellissimo, la cittadinanza è formata da persone squisite con cui ormai ci siamo ben integrati. Le problematiche nascono tutte dal Sindaco Vecellio Galeno. Negli anni passati lui era l'assessore al bilancio nella giunta di Daniela Larese e noi siamo stati cinque anni in ritiro con quella amministrazione, e anche in quella circostanza l'assessore al bilancio faceva mille problematiche, solo che in quel caso c'era un sindaco molto disponibile. Se il sindaco non ci vuole, cosa detta a me personalmente, allora perché mi ha dato un mandato biennale? A novembre 2023 siamo venuti a conoscenza, dopo aver firmato il mandato il 28 agosto 2023, che l'hotel non aveva i requisiti idonei per potere essere aperto, non per la vendita ma per la scadenza della licenza anti-incendio. Ci siamo rivolti al sindaco e lui ha tergiversato, non dandoci risposta. Nel frattempo mi sono messo alla ricerca di una soluzione e non è stata una cosa semplice. L'attuale gestione dell'hotel ha creduto in me, ha creduto nella nostra società e ha fatto investimenti, così a marzo 2024 ha iniziato a colloquiare con il curatore fallimentare, la dottoressa Costantini, per poter prendere in gestione l'hotel. Il sindaco nel frattempo aveva mandato lettere in cui diceva che eravamo inadempienti contrattualmente, cosa falsa perché non eravamo inadempienti in quanto avevamo scritto tramite pec che la Lazio sarebbe venuta ad Auronzo nei tempi pattuiti, oppure scriveva che eravamo inadempienti. La verità è che ci stanno boicottando".
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