Alla vigilia della partita contro il Venezia, Baroni era chiamato a fare scelte drastiche in formazione. Uno dei nodi da sciogliere riguardava soprattutto il discorso sul portiere da schierare, viste le prestazioni poco convincenti da parte di Ivan Provedel in questa stagione. E così fu: il classe '94 messo in panchina, spazio invece tra i titolari per Chrīstos Mandas.
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Lazio, Baroni chiama e Mandas risponde: col Venezia torna il clean sheet
Mai scelta fu più azzeccata. In effetti, tra le poche note positive che si sono registrate nella gara col Venezia, vi è senza ombra di dubbio la prestazione messa in campo dal greco. Con le sue parate (una su tutte, l'intervento su Oristanio) la Lazio ha potuto conquistare e strappare via dal Penzo un punto che comunque fino a ieri sera permetteva ai biancocelesti di posizionarsi al quarto posto in classifica (scivolato via dopo la vittoria della Juve a Cagliari). Sulle qualità del portiere non ci sono mai stati dubbi, e a rinforzare ulteriormente tale aspetto giungono anche i dati relativi alle sue prestazioni: alla prima presenza da titolare in Serie a in questa stagione, riesce a proteggere la porta fin da subito grazie a un clean sheat che mancava da più di un mese (lo 0-3 di Verona), accompagnato da un miglioramento relativo alla sua media per i gol subiti a partita (0,6) e alla porta inviolata (una ogni tre gare).
L'ennesima dimostrazione di qualità mostrata dal talento greco spinge dunque la dirigenza biancoceleste ad accelerare i discorsi relativi al rinnovo di contratto, e così sarà. In particolare, dopo la gara di Coppa Italia contro l'Inter di Inzaghi, il greco firmerà il prolungamento di contratto fino al 2029 con adeguamento fissato a ottocentomila euro.
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