- Calciomercato
- Squadra
- Lazio Primavera
- Lazio Women
- Coppe Europee
- Coppa Italia
- Video
- Redazione
news
Vai nel canale Telegram di Cittaceleste >
Necessità ed evoluzione tattica, Sarri cerca di coniugare due aspetti fondamentali per plasmare Belahyane da mezzala: avrà un mese di tempo, il regista franco-marocchino classe 2004, per imparare movimenti e segreti di un ruolo a lui meno congeniale. Almeno, sulla carta. Già, perché l'ex Hellas Verona, nell'esperienza con gli scaligeri ma anche in Francia, si era abituato a lavorare davanti la difesa, a stretto contatto con i difensori per lavorare sia da schermo che da regista arretrato. Ma le esigenze di Sarri e del suo centrocampo lo porteranno a fare un mese di apprendistato fino alla gara d'esordio contro il Como.
Nella scorsa stagione era stato ritenuto, da Baroni, poco funzionale al suo 4-2-3-1 mobile e senza ruoli definiti. Un'occupazione del campo opposta a quella di Sarri, che della copertura degli spazi fa uno dei suoi principali dogmi. Non solo: in cabina di regia, con il ritorno di Cataldi, sono già due i contendenti per il ruolo considerato anche Rovella. Una situazione che soffocherebbe ancor di più Belahyane e le sue doti di palleggio già annotate da Sarri in ritiro. Il tecnico toscano proverà a forgiarlo da mezzala, sia per necessità che per virtù: i suoi dati in fase di non possesso palla sono confortanti e il franco-marocchino, data anche una certa confidenza con il pallone tra i piedi, potrebbe essere la scelta ideale per il centrocampo di Sarri per completare la mediana con Guendouzi e Rovella ovviamente in pole.
© RIPRODUZIONE RISERVATA