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Lazio-Bologna, Sarri: “Olimpico meraviglioso. Ci abbiamo sempre creduto”

Maurizio Sarri
Le parole del tecnico biancoceleste direttamente dalla pancia dello stadio Olimpico dopo la gara tra la squadra biancoceleste e gli emiliani

redazionecittaceleste

È intervenuto al termine del successo della Lazio sul Bologna in rimonta il tecnico biancocelesteMaurizio Sarri. La Lazio vince e porta a casa i primi tre punti stagionali, il gioco ancora non convince del tutto ma per questo ci sarà tempo. L’allenatore della Lazio ha parlato allora ai microfoni di Sky, di seguito le sue parole. “Oggi mi è piaciuto il clima dentro l’Olimpico e l’atteggiamento dei ragazzi, della squadra. Sembrava una partita stregata, tutto ci andava contro. Siamo rimasti dentro la gara e l’abbiamo messa a posto. Non era semplice, abbiamo giocato in inferiorità numerica e non era scontato visto il clima arrivare fino in fondo. Luis Alberto? Sinceramente l’ho visto abbastanza bene. È entrato per fare un lavoro non del tutto adatto alle sue caratteristiche. Era importante si alzasse Milinkovic accanto a Immobile, lui doveva rimanere accanto alla difesa. L’ha fatto con abnegazione e sono soddisfatto.

Maurizio Sarri

Lazzari? Parto sempre dal presupposto che quando un giocatore migliore è quasi sempre merito suo. Era partito condizionato dal pensiero di non essere in grado di giocare a quattro, ma ora sta dimostrando il contrario. Lo sta facendo giorno per giorno da quando ha capito di poterlo fare. In queste situazioni cambia la partita, bisogna anche improvvisare. Ma a parte inizio primo tempo i ragazzi sono rimasti in partita. Le partite cambiano con un episodio, è importante rimanere dentro. All’intervallo eravamo tutti convinti di ribaltarla: serve agonismo e serenità mentale. Dal punto di vista tattico poi abbiamo anche improvvisato. Io penso che anche Cancellieri sia entrato in modo molto vivo e partecipe, ci ha fatto molto comodo. Luis Alberto e Milinkovic? Se devo essere sincero potenzialmente sono due giocatori che possono fare anche di più

Io nella parte finale della stagione ero soddisfatto della squadra, poi l’abbiamo dovuta cambiare per l’età media troppo elevate. Dovevamo riaprire un nuovo ciclo, lo abbiamo fatto prendendo qualche giocatore di esperienza e parecchi giovani. Più passano i mesi e più uno si sente la squadra sua. Si lavora insieme, il senso di partecipazione aumenta. Il terzino sinistro? Continuate a chiedere, poi quando me lo chiede il presidente do la colpa a voi (ride, NdR)”.