cittaceleste news Lazio, Bruno Giordano: “Baroni? Secondo me ha fatto molto bene. Sarri? Con lui…”

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Lazio, Bruno Giordano: “Baroni? Secondo me ha fatto molto bene. Sarri? Con lui…”

Bruno Giordano
Questa l'intervista di Bruno Giordano in esclusiva ai taccuini del Corriere della Sera: il suo punto di vista espresso su Baroni e Sarri
Edoardo Pettinelli Redattore 

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In un'intervista esclusiva rilasciata ai taccuini del Corriere della Sera, Bruno Giordano ha voluto commentare l'operato svolto da Baroni nella scorsa stagione ed esprimere il proprio punto di vista sul mercato e sulla nuova Lazio di Maurizio Sarri. Di seguito l'intervista integrale:

«Baroni secondo me ha fatto molto bene e si poteva continuare con lui. La Lazio in questa stagione non ha raccolto niente, è vero, ma la stagione ha visto la squadra esse-re protagonista fino all'ultimo. Per certi versi l'annata dei biancocelesti è simile a quella dell'Inter. Anche i nerazzurri sono andati avanti in tutte le competizioni, senza però riuscire a concretizzare. È anche una questione di fortuna: a volte va bene, altre volte va male. Bastava un pizzico di fortuna in più e la stagione della Lazio sarebbe potuto essere esaltante».

Non è deluso nemmeno dal finale di stagione?

«Per la rosa che Baroni aveva a disposizione, per me, non si può essere delusi. La squadra ha fatto un ottimo percorso in Europa, sbagliando solo la gara d'andata col Bodo. E in campionato si è giocata la qualificazione alla Champions fino all'ultima giornata. La colpa del flop finale secondo me va attribuita ad altri».

A chi si riferisce?

«Ai giocatori. Nell'ultima giornata, in casa e con il Lecce ridotto in 10 per più di un tempo, dovevano riuscire a conquistare almeno un punto. Già con il sesto posto e la qualificazione alla Conference League, ora ci sarebbe me-no amaro in bocca. La rosa però era da 6-7 posto, quindi non si può parlare di fallimento».

Si aspetta dei miglioramenti con Sarri?

«Con lui la squadra ha fatto bene nel primo periodo, ma l'ultima stagione è andata veramente male. Lui conosce l'ambiente, e questo è sicuramente un bene, ma più che da lui i risultati dipenderanno dai calciatori. I livello è quello. Nemmeno il miglior allenatore al mondo può far fare 6 gol a campionato a Guendouzi e 7 a Rovella. E parlo di ottimi giocatori, sia chiaro, che però dimostrano che pure nei suoi uomini migliori la rosa ha dei limiti evidenti. Per questo sono curioso di vedere quale sarà l'approccio iniziale della Lazio nel prossimo campionato».

La società sembra convinta che confermando in blocco la rosa, senza grandi cessioni e grandi acquisti, con Sarri i risultati possano migliorare.

«Non sono convinto il' tecnico possa fare chissà cosa senza acquisti. Magari si potrà arrivare sesti invece che settimi, ma potrebbe anche arrivare un ottavo posto. Il valore della rosa è quello. Sarri doveva garantire acquisti di qualità. Se invece si punta solo su di lui per migliorare, non sono convinto si possa fare molto meglio. Preferisco grandi giocatori a grandi allenatori».

Per finanziare il mercato chi venderebbe?

«Ritengo che tutti i giocatori siano cedibili. Dipende sempre dalle offerte che arrivano. Bisogna saper sostituire i calciatori, ma di talenti, ancora sconosciuti e quindi economici, ne è pieno il mondo. Qualcuno dice che il club ha rifiutato offerte altissime per alcuni tesserati, io onestamente per 40-50 milioni venderei tutti. Come successe al Napoli di Spalletti che perse giocatori chiave, prese una serie di sconosciuti, e vinse lo scudetto. Se si lavora bene si può migliorare anche vendendo».

Cosa serve alla Lazio?

«Serve un centrocampista per il 4-3-3 di Sarri e poi alcuni esterni: Marusic Lazzari e Hysaj hanno fatto il loro tempo. Penso servano motivazioni nuove lì. Inoltre mi piacerebbe vedere una nuova punta di valore. Ma per dire cosa manca alla Lazio bisogna capire dove vuole arrivare la società. Per la Champions servono 4-5 acquisti di prima fascia».