Una Lazio nel primo tempo, una nel secondo: è questo quanto, fin qui, ha raccontato il campionato. È un vero e proprio "doppio gioco" quello che i biancocelesti mostrano: uno produttivo, uno invece sterile e a volte passivo. Due facce, quelle della Lazio, mostrate anche contro il Bologona, al netto di un Maresca tutt'altro che memorabile. Il primo tempo si era chiuso sull'1-1 e, nonostante l'imperdonabile errore della coppia Luis Alberto-Provedel, tante cose buone fatte vedere. Nel secondo tempo poi i biancocelesti non sono mai sembrati in grado di far male a un Bologna che ha solo dovuto aspettare l'ennesima disattenzione difensiva per completare la rimonta.
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Buone partenze sprecate nella ripresa: la Lazio paga il “doppio gioco”
Che ci sia una differenza di rendimento da parte della Lazio tra primo e secondo tempo è fattuale: certificato anche dai numeri. C'è infatti una classifica che vede i bianocelesti terzi e una che li vede noni (più in linea con quella generale). Considerando solo i primi tempi la Lazio occuperebbe il gradino più basso del podio con 38 punti (9 vittorie, 11 pareggi e 4 sconfitte) dietro solo alle due milanesi. La graduatorie invece dei secondi tempi mostra a pieno l'altra faccia della Lazio: addirittura nona con 31 punti (7 vittorie, 10 pareggi e 7 sconfitte). La differenza è evidente. Sebbene si tratti solo di proiezioni questi numeri spiegano al meglio il campionato di incertezza vissuto dalla Lazio.
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