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Lazio, Cabral sceglie la maglia di Correa sulle tracce di Klose e Mihajlovic

Jovane Cabral

Il capoverdiano ha scelto il numero per la sua avventura in biancoceleste: occupati i due che aveva utilizzato allo Sporting, ecco la scelta

redazionecittaceleste

È arrivato sul gong e non è mai stato il candidato principale di mister Sarri, inutile girarci intorno. Ma questo ormai conta poco. Ciò che conta, ora, è che Jovane Cabral sia un nuovo giocatore della Lazio, almeno fino a giugno e poi si vedrà. Il capoverdiano arriva a Roma in prestito con diritto di riscatto, che potrà diventare oneroso - 300mila euro - in caso di raggiungimento di dieci presenze. È atterrato ieri pomeriggio a Fiumicino, questa mattina ha svolto le visite mediche nella clinica di riferimento e, ora, è pronto a conoscere mister e compagni a Formello.

Cabral arriva a Fiumicino

Intanto, però, arrivano notizie in merito al numero di maglia scelto dal giocatore. Allo Sporting Lisbona ha indossato negli anni il 77 e il 10. Entrambi numeri già occupati e intoccabili dalle parti di Formello. Il 77 è proprietà di Adam Marusic ormai dalla stagione 2017/2018, prima era stato di Palombi, Strakosha, Sculli e Luis Jimenez. Discorso ben più ampio per la 10, indossata in totale da 32 giocatori nella storia biancoceleste. Due di questi sono ancora in rosa: Felipe Anderson è il primo, proprietario della maglia dalla stagione 2015/2016 a quella 2017/2018. Luis Alberto, ovviamente, è il secondo, che prese ineredità la 10 proprio dal brasiliano e che la conserva gelosamente da allora.

Jovane Cabral, allora, ha virato verso un’altra maglia, verso un numero comunque molto pesante. Il capoverdiano sarà infatti il trentacinquesimo proprietario nella storia biancoceleste della maglia numero 11. Arriva in eredità direttamente dal Tucu Correa, che l’ha lasciata in estate dopo tre stagioni per seguire Inzaghi in nerazzurro. Numero importante, passato - limitandoci agli ultimi anni - sulle spalle di personaggi del calibro di Miro Klose e Stefano Mauri per quattro stagioni e Sinisa Mihajlovic per ben 6 annate. La speranza, allora, è che Jovane Cabral possa ripercorrere anche solo una parte di quanto fatto in biancoceleste dai giocatori appena citati.