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Lazio, Cagni: “Sarri dovrà trovare il giusto equilibrio”

Maurizio Sarri

Le parole di mister Luigi Cagni sulla Lazio e sul campionato in seguito alle prime giornate e ai primi risultati

redazionecittaceleste

All'indomani della quarta giornata di Serie A, che ha visto la Lazio pareggiare in casa contro il Cagliari, i microfoni di Radiosei hanno recuperato il pensiero di mister Luigi Cagni. Il quale ha detto la sua sul campionato e sull'avvio di stagione dei biancocelesti: "Non ce la faccio a giudicare una squadra dopo solo quattro giornate. In carriera ho sempre aspettato prima di dire la mia. Ciononostante, il calcio negli anni è cambiato molto. Ora c'è molta più atletica. Se non godi di queste caratteristiche rischi grosso. Ho visto una Juventus che non sta ancora bene. Ma il campionato non mi sembra stia facendo vedere niente di particolare. Penso però che la lotta al vertice sarà più equilibrata degli anni passati. Non ci sono favoriti, nemmeno i campioni in carica. Chi mi sta piacendo è Italiano alla guida della Fiorentina. Sta dimostrando che alle volte per esprimere la propria idea non serve chissà quanto tempo".

 Sarri a Formello

Sulla Lazio

Il tecnico spera che Maurizio Sarri non commetta alla Lazio gli errori fatti in passato: "Il problema alle volte è schematizzare troppo i calciatori. Ogni tanto sarebbe meglio lasciarli liberi. Non vorrei che Sarri facesse errori come ha fatto con Ronaldo, cercando di cucirgli addosso il suo modo di fare calcio. Al di là di questo non ho visto una Lazio in grandissima forma. Il mister vorrebbe una concentrazione diversa da parte dei suoi. Gli manca una via di mezzo, per diventare un grandissimo, che ora non ha". 

Sulle scelte

Il poco turnover, d'altronde, è già stato un marchio di fabbrica per il mister: "Giocare ogni tre giorni non è comunque facile. Condivido la voglia del tecnico non fare troppo turnover. Abbraccio l'idea di andare in campo sempre con i migliori. A patto che la condizione glielo consenta. Se sceglie spesso gli stessi è perché ha gran voglia di insegnare loro i suoi dettami tattici".