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Lazio campione d’Italia, il 14 maggio del 2000 il secondo scudetto

Eriksson
La Lazio di Sven Goran Eriksson trionfa il 14 maggio 2000 contro la Reggina all'Olimpico e si laurea campione d'Italia per la seconda volta
Edoardo Pettinelli Redattore 

Dopo il cinquantesimo anniversario dal primo scudetto, la Lazio festeggia oggi i ventiquattro anni dal secondo. Un finale rocambolesco, che ha visto i biancocelesti superare e vincere sulla Juventus all'ultima giornata. Di seguito, il ricordo del 14 maggio del 2000 raccontato dalla società.

"Il finale forse più incredibile nella storia del calcio italiano. Era il 14 maggio 2000, giorno di Lazio-Reggina.

I biancocelesti cercano il miracolo: per trionfare, devono vincere e sperare che la Juventus perda a Perugia. La pratica Reggina viene regolata facilmente: 3-0 senza storia, con le firme di Inzaghi, Veron e Simeone.

Poi si abbatte un diluvio su Perugia, solo però nella zona dello stadio Renato Curi. La gara viene sospesa per poi riprendere. All`Olimpico, tifosi e giocatori, sono tutti attaccati alle radioline. All`improvviso, un boato: il Perugia passa in vantaggio con Calori. Il resto, è storia: "Sono le 18:04 minuti del 14 maggio del 2000, la Lazio è campione d'Italia".

Così i biancocelesti: Ballotta, Pancaro (54` Sensini), Negro, Couto, Favalli, Nedved, Simeone, Veron, Mancini (74` Conceição), S.Inzaghi (65` Almeyda), Salas. Allenatore: Eriksson".

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