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Lazio, Cancellieri in rimonta: era un esubero. Ora si gioca le sue carte
Da esubero a più che un'alternativa, la parabola di Cancellieri passa per il Rams Park e per un pre-campionato a due facce. Sembrava destinato a lasciare la Lazio, data soprattutto l'abbondanza di interpreti del pacchetto offensivo di Sarri. Ma la scelta sembra essere stata presa e, a oggi, il tecnico toscano lo preferisce a Noslin, che si era comunque dimostrato spigliato e pimpante nelle prime uscite stagionali. Cancellieri ora ci prova: vuole convincere Sarri in questo pre-campionato.
Nel frattempo Isaksen è fermo ai box a causa della mononucleosi che lo ha colpito, in attesa della negativizzazione e del via libera per tornare a giocare. Un problema non di poco conto per la Lazio e il suo allenatore, che ora deve correre ai ripari verso il Como e la prima giornata di campionato. Se non altro, dal punto di vista della condizione atletica, considerato che tutto ciò costringerà Isaksen a ripartire quasi da capo con la preparazione fisica.
Cancellieri sta bene e sembra molto motivato. Sicuramente le esperienze in prestito in Serie A, con la maglia dell'Empoli prima e del Parma poi, lo hanno rinfrancato e fatto crescere. Alla Lazio, con Sarri, aveva lavorato quasi da vice-Immobile nel 4-3-3 del tecnico toscano senza, però, convincere. Era stato poi fatto defilare, rispettando quello che poi è fondamentalmente il suo ruolo naturale. Contro il Galatasaray ha trovato qualche buona giocata, ma soprattutto ha inciso in maniera decisiva sul primo gol, deviando il pallone poi corretto maldestramente nella propria porta da Sanchez, e servendo l'assist per il momentaneo 1-2 di Zaccagni.
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