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Candreva: “Alla Lazio gli anni calcistici più belli. Lotito? Era uno che…”

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Così Antonio Candreva ai microfoni del podcast "Calcio Selvaggio" sulla sua avventura a Roma con la maglia della Lazio: le sue dichiarazioni
Edoardo Pettinelli Redattore 

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In una lunga intervista rilasciata al podcast "Calcio Selvaggio" Antonio Candreva ha raccontato la sua esperienza vissuta con la maglia della Lazio. Nel corso dell'intervista l'ex centrocampista biancoceleste ha anche parlato del suo rapporto con il presidente della Lazio Claudio Lotito. Queste le sue dichiarazioni:

"Lazio? L'ho vissuta benissimo. Sono stati gli anni calcistici più belli della mia vita per l'affetto che ho ricevuto. Quello che io ho ricevuto dai tifosi della Lazio non l'ho ricevuto da nessun'altra parte. è stato qualcosa di magnifico, quando scendevo in campo mi sentivo protetto da un'armatura, ero forte, mi hanno voluto veramente bene. C'era un rapporto viscerale, mi sentivo intoccabile, mi gratificavo e mi caricavo, avevo una responsabilità alta, grande. Klose? Mi ha insegnato l'umiltà, la professionalità e la voglia di migliorarsi anche a 35-36 anni: il primo ad arrivare e l'ultimo ad andar via. Sistemava i cinesini, i palloni, le sue scarpe erano sempre pulite. Erano altre generazioni, perchè ad oggi non ci arrivi neanche a fare un discorso di questo tipo con le nuove generazioni. Adesso sei tu che ti devi mettere sullo stesso livello loro.

Tra i miei compagni preferiti ci sono Marchetti e Radu perchè abbiamo vissuto tanti anni insieme tra ritiri e risate. Lotito? Io l'ho conosciuto prima che diventasse senatore. Prima era presente, lo vedevi: quando le cose non andavano bene ti puniva con i ritiri, non ti faceva andare a casa. Era uno che quando le cose non andavano bene si faceva sentire. Però il presidente ha fatto un percorso giusto. Certo, dispiace che una squadra con una storia importante come la Lazio non faccia mai quel passo in avanti che tutti sperano. Ieri sera (domenica, ndr) sera ero allo stadio, 40mila persone, l'ultima di campionato, dispiace mandarli a casa con quella prestazione, perchè la Lazio merita un qualcosa di più".