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Lazio, classe ed eleganza: il “finito” Pedro dispensa calcio in Europa

redazionecittaceleste

La carta d'identità recita anni 35 ma forse Pedro non è stato informato di questo e domina ancora sui campi europei con la classe mai persa

Pensare che quando l'attaccante dello Sturm Graz Emanuel Emegha nasceva nel 2003, Pedro aveva già iniziato il suo percorso nelle giovanili del San Isidro. L'attaccante canario di anni ne ha 35 ma quando scende sul campo da gioco sembra come se nessuno gli abbia ricordato di leggere la carta d'identità. Corre su ogni pallone che sia a inizio gara o al 90° mosso dalla fiamma dell'amore per il calcio. Pedro è persona saggia, conscio che il calcio può ancora offrirgli poco in termini di tempistiche e allora, invece di abbattersi, decide di godersi tutto ciò che rimane giocando al massimo ogni minuto. Il numero nove della Lazio poi non può neanche recriminare niente alla sua carriera, che vanta un palmares dove un mondiale, un europeo, tre Champions e un'Europa League fanno solo da cornice a una moltitudine di trofei.

Lotta ogni palla e con un destro forte e grazie anche alla collaborazione di Siebenhand sigla il suo secondo gol europeo con la maglia della Lazio, il primo all'Olimpico. Emblematica la corsa anche al 92° a cercare di spingere la squadra alla ricerca di un gol che sarebbe stato tanto meritato quanto difficile da siglare. Il risultato alla fine lascia l'amaro in bocca a Pedro che recrimina in maniera neanche troppo velata sulle decisione di Stegemann. Ciò che importa ora, cercando momentaneamente di archiviare le decisioni del fischietto tedesco, è la condizione di forma eccellente di un giocatore ritenuto a lungo "finito" ma che, con la sua carriera alle spalle, può decidere solo lui quando mettere la parola fine. Quel giorno è ancora lontano e Pedro nel frattempo dispensa ancora calcio in Europa.