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Lazio, col Cluj terreno di gioco orribile. E per Sarri ora c’è l’allarme l’Olimpico

Stadio Olimpico
Duro attacco del mister alla UEFA dopo aver giocato in trasferta in Romania. Ora lo stadio capitolino è atteso da cinque gare in otto giorni

redazionecittaceleste

Sul campo non è che si possano fare grandi critiche visto il nostro. Avevo visto le ultime gare qui notando molte criticità tra ghiaccio e neve. Ma vista la situazione di 15 giorni fa mi aspettavo di peggio”. Era una Maurizio Sarri cautamente ottimista quello che alla vigilia di Cluj-Lazio analizzava le condizioni del campo del club rumeno in conferenza stampa. Dopo aver visto il campo dal vivo, il tecnico sembrava più fiducioso rispetto a quanto detto alla vigilia della gara di andata sempre in conferenza. “Io ho visto le ultime gare di questa squadra e sono state gare condizionate dalle condizioni atmosferiche: campo ghiacciato, con neve e vento”.

La serata di ieri ha però messo Sarri e la Lazio di fronte alla pura e semplice realtà. Il campo del Cluj era semplicemente ingiocabile e lo ha confermato lo stesso tecnico in conferenza stampa: “Su questo terreno segnare era difficile anche con le mani. Questo non è calcio, ha solo delle somiglianze. La squadra ha giocato un altro sport con un pallone incontrollabile”. Pensiero già affermato pochi minuti prima ai microfoni di Sky: “La partita ha avuto un solo momento: era ingiocabile. Quando si parla di UEFA si parla sempre di rispetto ma mi sembra che loro ne abbiano veramente poco a permettere di giocare su terreni di questo livello”. Un tema ricorrente nelle dichiarazioni di Sarri quello delle condizioni dei terreni di gioco. E del resto non potrebbe essere altrimenti vista l’importanza di un manto erboso all’altezza per poter permettere alla Lazio di giocare come sa fare.

In questo senso allora attenzione alle condizioni dello stadio Olimpico. Nonostante i tanti lavori portati avanti da Sport e Salute negli ultimi tempi, infatti, il terreno di gioco dell’impianto capitolino è destinato ad andare incontro a un altro periodo ad alto rischio stress. Tra 5 e 12 marzo, infatti, saranno ben cinque le gare disputate sul terreno dell’Olimpico. Partirà la Roma, che il 5 marzo ospiterà i bianconeri di Allegri. Poi il 7 la Lazio giocherà l’andata degli ottavi di Conference. Due giorni dopo andrà in scena l’andata degli ottavi di Europa League per Dybala e compagni. L’11 marzo l’Italia di rugby giocherà la quarta giornata del Sei Nazioni contro l’Irlanda e, il giorno seguente, la Roma chiuderà con la sfida al Sassuolo. Cinque gare, otto giorni: l’augurio è che a rimetterci non debba essere ancora il gioco della Lazio.