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Anche Claudio Lotito è presente a Formello per la conferenza stampa di presentazione della maglia che la Lazio indosserà contro il Bodo/Glimt giovedì allo stadio Olimpico. Sul petto dei biancocelesti ci sarà, per la prima volta in Italia, il logo della Croce Rossa Italiana. Proprio il patron biancoceleste prende la parola per parlare della scelta fatta. Queste le sue parole. “Oggi è una giornata memorabile, poter unire i nostri simboli a quelli della Croce Rossa. Come squadra di calcio noi da sempre abbiamo combattuto e combattiamo per i risultati sportivi e per portare alle persone meno fortunate la possibilità di sentirsi integrate nel sistema, sportivo e della vita quotidiana. Abbiamo una fondazione che promuove quotidianamente questi valori in tutte le sedi e riteniamo che col marchio della Croce Rossa che ha valenza mondiale si posta attestare un comportamento valoriate dello sport non basato sui risultati.
Dobbiamo fare gol nella vita quotidiana, riportando il sorriso a chi ogni giorno combatte nella propria vita per problemi materiali e fisici. Al tempo delle Olimpiadi nell’antica Grecia si fermavano le guerre: attraverso il binomio tra Lazio e Croce Rossa siamo convinti che potremo enfatizzare questo aspetto valoriale e riportare il sorriso a tante persone e bambini che oggi faticano a soddisfare i bisogni quotidiani. Ben venga questa iniziativa, che rimarrà storica: la Croce Rossa è un ente mondiale che rappresenta questi valori. E insieme alla nostra posizione, che è sempre stata molto chiara, possiamo dare testimonianza concreta del messaggio che deve mandare il calcio, ma che deve anche intervenire in quelle che sono le dinamiche materiali della vita delle persone meno fortunate.
Questo binomio deve funzionare sempre per dare un messaggio concreto finalizzato a raggiungere determinati obiettivi. Oggi abbiamo fatto una scelta importante, in una partita che ha un valore fondamentale per il club e per tutti i laziali, ma anche per l’Italia. Avere il marchio per noi è un onore e un orgoglio, significa promuovere a livello europeo i valori fondanti di solidarietà e supporto. Penso sia un inizio, non finirà qui ma ci sarà un seguito finalizzato specificamente a certe situazioni che possono portare risultati concreti nella solidarietà”.
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