Lazio-Genoa sarà anche la prima occasione allo stadio Olimpico per ricordare Vincenzo D’Amico. Dopo la serata in suo onore a Latina, la società biancoceleste ha organizzato un tributo anche oggi, con Lotito che consegna una maglia speciale alla famiglia. Prima del fischio di inizio, è intervenuto ai microfoni dei canali ufficiali biancocelesti il figlio di Vincenzino, Matteo D’Amico. Queste le sue parole. “È la più bella di tutte, anche se la maglia della Lazio è sempre bella questa è tra le prime nella storia della maglia della Lazio. Lazio-Genoa? Segna Manfredonia sugli sviluppi della punizione, poi il rigore di papà in un’annata complicata in cui ha giocato da falso nueve. Una stagione di grande sofferenza, che noi laziali conosciamo bene, e di grande lazialità.
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Lazio, Matteo D’Amico: “Papà orgoglioso di esserci sempre stato, nel bene e nel male”
Forse in pochi possono vantare di esserci stati sempre come papà, nei momenti belli e in quelli brutti. È stato decisivo insieme ad altri, ci sono giocatori che non hanno conosciuto le sofferenze, altri hanno conosciuto solo sofferenze. Lui ha speso la vita per la Lazio, di questo sono contento. Forse l’anno dello Scudetto era giovane, tenuto un po’ fuori dalle liti tra gang rivali. Poi però è cresciuto ed è diventato, sempre con la sua spensieratezza e allegria, un punto di riferimento per tanti giocatori. Per essere leader non basta fare proclami, si fa anche con l’esempio quotidiano e l’attaccamento. E da questo punto di vista è stato un esempio. C’è stato, e la cosa di cui andava più orgoglioso non è esserci stato solo nell’anno dello Scudetto ma anche quando rischiavamo di non esserci più”.
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