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Sarri insiste, ma Dele-Bashiru fatica. Il centrocampista nigeriano classe 2001 è l'assente ingiustificato della sconfitta al Mapei contro il Sassuolo: dura quarantacinque minuti la sua prova, incolore e senza acuti. Il tecnico toscano lo richiama in continuazione, i suoi movimenti sono poco funzionali e il suo apporto al giro-palla nullo: sembra quasi un corpo avulso alla squadra. La stanchezza può aver inciso, gli impegni con la sua Nigeria non hanno di certo aiutato.
Ma l'impressione è che Dele-Bashiru stenti a trovare una sua dimensione. Pochissimi i guizzi del suo primo tempo di Reggio Emilia: si fa apprezzare solo in un paio di occasioni, specie nello slalom che gli aveva consentito di guadagnarsi un ottimo calcio di punizione al limite dell'area neroverde. Tutto poi vanificato da un tentativo approssimativo con il destro di Nuno Tavares. Sarri lo richiama in panchina all'intervallo, preferendogli Belahyane. E chissà che nelle prossime uscite non possa fare altrettanto, con il marocchino classe 2004 in rampa di lancio e sempre pronto a effettuare il sorpasso ai danni del numero 7 biancoceleste.
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