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Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della finale di Coppa Italia tra Milan e Bologna, Lorenzo De Silvestri ha commentato l'avvicinamento con questa imperdibile sfida e le emozioni vissute in casa felsinea. De Silvestri che, nel 2009, disputò un'altra finale della competizione da subentrante, quando vestiva la maglia della Lazio, contro la Sampdoria. Furono i biancocelesti a trionfare in quell'occasione. Queste le sue parole: "Giocare a Roma? Dopo questi anni mi sento Bologna come seconda città. Abbiamo il petto gonfio, portiamo trenta mila bolognesi allo stadio ed è un orgoglio incredibile.
Cosa significherebbe vincere? Ricordo la partita di Bergamo. Abbiamo battuto l'Atalanta senza prendere gol: una partita che ci ha fatto dire che potevamo arrivare in fondo. A livello personale, arrivato a quasi trentasette anni, mi soffermo e apprezzo di più le cose. Ricordo di aver vinto nel 2009 con la Lazio, ma ero ventunenne e avevo un altro carattere e una maturità diversa. Ora vivo tutto con più coscienza. Mi sento il più esperto ma so che sono tutti super professionali.
Cosa servirà domani per vincere? Quest'anno il Bologna ha battuto tanti record. E quando ha la rosa al completo e gli effettivi concentrati e coinvolti, gioca per vincere. La Champions ci ha aiutato a capire che in certe partite bisogna alzare tutte le caratteristiche. La finale dopo 51 anni è un grandissimo orgoglio: ci siamo arrivati alla nostra maniera e vogliamo giocarla col calcio come sappiamo fare noi".
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