cittaceleste news Lazio, Di Canio: “Bravo Sarri! Lotito mi fa sorridere: conti ok e tre indici sforati”

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Lazio, Di Canio: “Bravo Sarri! Lotito mi fa sorridere: conti ok e tre indici sforati”

Paolo Di Canio
Le parole dell’ex calciatore biancoceleste sul momento della squadra di Sarri e sulle ambizioni del calcio italiano in vista del Mondiale
Michele Cerrotta

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II nostro è davvero un campionato particolare, dove si festeggiano gli arrivi di De Bruyne e Modric e non si pensa al futuro come fanno in Inghilterra. La Premier, ormai, è la NBA del calcio” inizia così una lunga intervista di Paolo Di Canio sulle colonne del Messaggero. “Noi arriviamo anche dopo la Liga e la Bundesliga, siamo alla pari della Ligue1 francese, tanto che rischiamo di non andare al mondiale per la terza volta di fila”. L’ex calciatore della Lazio affronta diversi temi, tra cui molti collegati anche ai biancocelesti. A partire dal ricordo dell'amico Doriano, storico fisioterapista della Lazio scomparso qualche giorno fa: “Un uomo meraviglioso oltre che un professionista esemplare, non aveva bisogno di un esame clinico per stabilire se il malanno muscolare era di primo o di secondo grado: gli bastavano le mani”.

E Sarri l'ha stupita? Sta ottenendo il massimo.

Bravo, bravo e bravo Mau che ha saputo cambiare se stesso. Lo celebravano tutti per il suo modo di giocare, spettacolare, sempre alla ricerca del gol e al possesso palla. Ora sta passando alla storia per i suoi clean sheet, che sono già otto”.

Lazio in difficoltà ma celebrata alla Borsa di New York.

Un evento che mi ha fatto sorridere, se il presidente Lotito pensava di risistemare l'immagine del club dopo il blocco del mercato estivo penso che si sia sbagliato. Quella resterà una macchia indelebile: tre indici superati dopo che per anni ci siamo sentiti dire che nessuno più della Lazio aveva i conti in ordine”.

Anche a Mau manca un centravanti.

Sì, Castellanos è stato fuori per molto tempo, ha bisogno di tempo. Ma il sistema di gioco funziona e può produrre risultati”.

Arbitri nell'occhio del ciclone: mai così tanti errori.

Da bravi nazionalisti convinti, difendiamo sempre i nostri "prodotti" sostenendo, anche in questo caso, che sono i più bravi. Ma non è così e si vede”.

Criticava in avvio il nostro calcio: a marzo ci giocheremo il mondiale.

Vedremo come ci arriveremo, la partita che mi fa già paura sarebbe quella in Galles, ma aspettiamo come andranno le due semifinali dei play off. Tra volata scudetto e sfide Champions, immagino che i giocatori saranno stremati e distratti. Serve spirito di patria e orgoglio”.

Sentimenti che il ct Gattuso cerca di trasmettere.

Sì, è vero, ha portato tanto amor di patria. Spero che i suoi interlocutori lo recepiscano. Certo che se falliamo il terzo mondiale di fila, per correttezza e dignità, devono andarsene tutti. E mi riferisco al Palazzo. Bisognerà ricominciare da zero”.