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Un coro quasi all'unisono, ma non un attestato di stima. Si aspettava tutt'altra serata Boulaye Dia, così come tutti attendevano tutt'altra prova da parte del senegalese. Neanche il portafortuna Cagliari lo aiuta a uscire dalla crisi che lo ha visto trovare la via della rete solo nella goleada casalinga contro l'Hellas Verona, era il 31 agosto. Più che un momento, quello di Dia è un vero e proprio caso.
E l'Olimpico non ha gradito un'altra prova opaca dell'ex Salernitana. Noslin lo rileva all'84' e la reazione del tifo biancoceleste è tutta un programma: bordata di fischi per il senegalese. Si accomoda in panchina dopo una partita, a dir la verità, non particolarmente semplice: viene preso in consegna da Luperto e, soprattutto, Mina.
Il colombiano è protagonista del solito show, a cui i tifosi della Lazio avevano già potuto assistere nel precedente datato 4 novembre 2024 e che lo aveva portato a finire la sua partita anzitempo, causa espulsione. Viene anticipato quasi sistematicamente e quando la squadra di Sarri lavora il pallone al lancio Dia fa ancora più fatica. Non si rende mai pericoloso e, stavolta, fatica anche a lavorare più lontano dalla porta. Il senegalese non incide: così l'assenza di Castellanos ha tutt'altro peso.
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