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Lazio, dubbio Noslin: è possibile la rinascita con Maurizio Sarri?
In quattro giorni di ritiro, Tijjani Noslin ha occupato ogni casella disponibile per l'attacco. Prima a sinistra come vice-Zaccagni, poi al centro in sostituzione di Castellanos, infine a destra ieri pomeriggio a causa dell'assenza di Isaksen. L'olandese cerca spazio, più che un ruolo specifico: la duttilità può aiutarlo a emergere con Sarri nella seconda annata in biancoceleste.
Le varie assenze hanno permesso all'olandese di farsi conoscere nelle diverse versioni, per quanto ancora debba carburare durante questa prima fase di preparazione. Al momento il Comandante sta lavorando con sette attaccanti, più Saná Fernandes, rientrato dall'esperienza in Olanda con il Nac Breda. Ma il classe 2006 è in cerca di una nuova squadra.
Dunque, la scelta definitiva andrà fatta una scelta tra Noslin e Cancellieri, rientrato dal prestito al Parma. Il numero 14 spera nella conferma: l'allenatore lo sta studiando da vicino, è uno dei pochi calciatori con cui non ha avuto modo di lavorare nel primo triennio in biancoceleste. Ecco perché, rispetto agli elementi noti, l'attaccante olandese sta modificando in continuazione il raggio d'azione.
L'ex Verona ha sofferto le pressioni della piazza e poi il calo generale della squadra nel girone di ritorno. Ha chiuso con 6 gol in 39 presenze complessive. Prima la notte magica, in Coppa Italia con il Napoli: tripletta e passaggio del turno con un solo uomo in copertina.
Il bis poteva essere il quarto di Europa League all'Olimpico con il Bodø/Glimt, rovinato dal rigore sbagliato nonostante il gol segnato nel recupero che aveva allungato ai supplementari la sfida con i norvegesi. Oggi è un grande punto interrogativo: a Sarri è affidato il compito di inquadrarlo ed estrapolare il suo potenziale nascosto.
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