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Lazio, ecco Raul Moro: il salvatore in Primavera

Raul Moro
E' costato tantissimo per il suo talento, ma non ha ancora trovato spazio con Inzaghi in prima squadra per il salto definitivo

redazionecittaceleste

ROMA - Per tutti è il “Motro” o piccolo fenomeno. Quando prende palla e va verso la porta, può succedere sempre qualcosa. E’ così in Primavera, ma capita a volte anche quando si allena con i più grandi. Basta chiedere a Radu o Reina e soprattutto a Luis Alberto che per Raul Moro lui ha una vera e propria predilezione. E’ il Mago che, riferendosi a lui, lo chiama affettuosamente “motro”. Da quando è alla Lazio sul giovane talento spagnolo del 2002 c’è tanta curiosità e parecchia attesa. Il suo approdo, il 31 agosto del 2019, nell’ultimo giorno di mercato, fece tanto rumore perché mai nell’era Lotito furono spesi così tanti soldi per un ragazzino di diciassette anni, ben 6,3 milioni di euro per prelevarlo dal Barcellona. Al direttore sportivo Igli Tare bastò un video per convincersi, spegnere tutto, chiamare il suo agente, Juinior Miguella (figlio di Josep, colui che portò Maradona al Barca), e cominciare a trattare. Alla fine, tra Chelsea e Lazio, il procuratore, papà Raul e lo stesso ragazzo preferirono la capitale, per il gioco e la cultura, soprattutto.

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STORIA

La sua avventura biancoceleste non cominciò benissimo, il Barca, nonostante i diversi soldi incassati (una sorta di clausola rescissoria) non accettò di buon grado l’improvviso addio e ritardò di parecchio l’invio del transfer. Alla fine tutto andò bene, cominciò a farsi notare in Primavera, durante il derby, ma fu l’anno scorso contro la Juve che fece sgranare gli occhi per il debutto in A e uno scatto bruciante nei confronti di Bonucci. Un’azione durata pochi secondi, ma abbastanza per capire che c’era qualcosa di notevole. E quel qualcosa sta germogliando, tanto che, appena rientrato dall’infortunio, ha spinto la Primavera fino alle semifinali di coppa Italia e regalato la vittoria in campionato. In tutto 12 partite, 12 reti e 2 assist. Per non assistere a un altro Pedro Neto (oggi conteso a suon di milioni dai due club di Manchester) , è bene che Inzaghi dia uno sguardo a questo ragazzino che sembra avere colpi e classe da vendere.

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