La Lazio deve lasciarsi alle spalle un derby pareggiato 1-1, seppur con grande rammarico. Ora le energie dovranno concentrarsi esclusivamente sull'imminente sfida contro il Bodo/Glimt ma, le numerose occasioni divorate dall'attacco nella stracittadina, lasciano un enorme punto interrogativo.
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Lazio, emergenza attacco: le punte sono in difficoltà. Il dato preoccupa
Quasi si può "perdonare" l'errore di Boulaye Dia, scivolato sul momento della ribattuta (con grande intervento di Svilar) ma il mancato impatto della sfera di Tijjani Noslin, solo davanti alla porta, ha lanciato il definitivo allarme. La crisi del reparto offensivo, tuttavia, ha una data ben precisa.
L'ultimo timbro del senegalese, infatti, risale al 15 febbraio contro il Napoli. Proprio in quel match, si era infortunato il Taty Castellanos ( lungo stop, con annesso diverso infortunio contro il Viktoria Plzen) e da lì l'attacco sembra essersi smarrito definitivamente. Il numero 19, infatti, non riesce più a siglare una rete da quella giornata, nonostante il ruolo da prima punta.
Oltre a lui, anche Noslin sta affrontando un lungo digiuno: non segna dalla tripletta rifilata al Napoli il 5 dicembre 2024. Anche se l'olandese ha avuto il suo minutaggio (e anche le sue occasioni, come nella stracittadina) non è riuscito a impattare: così come Tchaouna, che da ben 123 giorni è rimasto a secco; nessun gol nelle 4 gare in cui è stato schierato.
Si può dire dunque che lo stop di Castellanos, nel suo miglior momento, ha anche fermato la cavalcata della squadra. Ora il Taty è rientrato, anche se leggermente fuori forma (0 tiri in porta contro la Roma) e mister Baroni spera che nel ritorno dei quarti di finale di Europa League possa essere lui il giocatore decisivo per il terminale offensivo.
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