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Serviva un altro risultato per fare colpo grosso contro la Juventus, ma il gol di Vecino evita la fuga Juventus e rimanda i primi verdetti della rincorsa alla Champions League. Non un subentro eccezionale quello dell'uruguaiano fino alla zampata che vale l'1-1 definitivo all'Olimpico. Era entrato per aiutare la Lazio a riempire l'area di rigore, con la squadra di Tudor impegnata a presidiarla e difenderla strenuamente. Ci aveva provato di testa, c'è riuscito con un tap-in: Vecino riprende la Juventus ed evita la fuga bianconera in classifica.
Come detto, è l'ennesimo gol della Lazio arrivato dalla panchina di Baroni. Il tecnico toscano attinge dal pacchetto di titolari aggiunti - come Pedro, altro subentro importante per apporto - e riesce a far saltare il banco quando il risultato sembrava ormai acquisito. E Vecino aggiorna il conto di un dato sempre più mostruoso: ventitré i gol arrivati dai subentri biancocelesti, un'altra rete pesantissima e un altro colpo di coda nel finale. La Lazio non molla mai e tenta gli ultimi disperati assalti al quarto posto.
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