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Con il tema rinnovi che incalza in casa Lazio anche la posizione del Ds Fabiani sembrava in bilico. L'articolo 90, comma 4, delle norme Noif complica i prolungamenti in casa biancoceleste. La norma sottolinea come "il costo contrattuale, comprensivo di parte fissa e variabile, di tutti i calciatori tesserati, non potrà essere oggetto di rinegoziazione in aumento fino alla revoca del provvedimento da parte della Co.Vi.So.C".
Se non dovesse arrivare lo sblocco totale del mercato, dunque, la Lazio non potrà operare attivamente in sede di rinnovo. Sarri è riuscito a trattenere Romagnoli, insieme a Gila sono i due biancocelesti che invocano maggiormente il prolungamento. Ma senza un pronunciamento positivo della nuova Commissione, in tal senso, la Lazio non potrà prolungare nessuna scadenza di contratto neanche a gennaio. Non potrà essere ritoccato neanche il contratto del Ds Fabiani, su cui spunta un particolare retroscena: nel 2023 ha firmato un quadriennale e, dunque, non è in scadenza verso giugno 2026.
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