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Lazio, Fabiani: “Tudor scelse di andar via. Il suo impatto fu positivo ma…”

Fabiani Tudor
Le parole del direttore sportivo biancoceleste sulla scelta di Tudor di dimettersi e sui rapporti intrattenuti con i calciatori biancocelesti
Stefania Palminteri Redattore 

La Lazio si prepara ad affrontare il big match contro la Juventus, in programma sabato alle ore 18:00 all'Olimpico. Una gara che vale una fetta enorme di stagione, soprattutto nell'ottica della rincorsa al quarto posto: Baroni cerca tre punti per dare una spallata alla Juventus dell'ex biancoceleste Tudor e agganciare il quarto posto in attesa dei risultati delle concorrenti.

Nel frattempo, il direttore sportivo biancoceleste Angelo Fabiani, intervenuto nel corso di una lunga intervista ai taccuini de La Stampa, è tornato a parlare proprio di Tudor e della sua breve esperienza sulla sponda biancoceleste: dall'impatto all'arrivo nella Capitale alla scelta di rassegnare le proprie dimissioni, passando per il difficile rapporto intrattenuto con Guendouzi. Queste le parole di Fabiani.

Va via Sarri, tocca a Tudor: che cosa vi è rimasto della breve parentesi con il tecnico croato in panchina quando, l’anno scorso, la stagione doveva scrivere la sua ultima parte?

"Tudor in corsa fa la differenza: il suo impatto fu più che positivo con la squadra e l’ambiente".

Poi, i saluti nonostante il contratto prevedesse altro.

"Si è detto e scritto tanto, troppo: ho letto di screzi tra l’allenatore e la società, niente di vero. Fu Igor (Tudor, ndr) a decidere di andare via e, noi, di continuare sulla nostra strada che prevede un orizzonte temporale di tre anni per dare un senso al nuovo progetto".

Non è vero nemmeno la narrazione che vede Tudor e Guendouzi in rotta di collisione dai tempi di Marsiglia?

"Non mi risulta. E, comunque, prima di scegliere il dopo Sarri ci siamo confrontati, ad ogni livello".