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Lazio, finalmente Fabiani: il dirigente spazierà tra Women e Primavera

Fabiani e Lotito
Angelo Fabiani entra ufficialmente a far parte dell'organigramma biancoceleste e spazierà tra women (primavera e prima squadra) e primavera

redazionecittaceleste

Non solo per la squadra, la Lazio chiude un importante acquisto dal punto di vista societario. Angelo Fabiani entra ufficialmente a far parte dell'organigramma biancoceleste e spazierà tra Lazio women (primavera e prima squadra) e Lazio primavera. La prima squadra della Capitale lo ha ufficializzato proprio nella nota societaria in cui è arrivata la smentita in merito al litigio tra Tare e Lotito durante la splendida serata di Piazza del Popolo. Una nota a piè pagina, quella che la Lazio dedica a Fabiani forse proprio a cercare di smentire che uno possa escludere l'altro. Ma qualcosa, ai piani alti in casa biancoceleste, si sta rompendo nonostante le smentite tant'è che, nella giornata di ieri, in quel di Formello c'è stato un faccia a faccia, l'ennesimo, tra Tare e Lotito.

Lotito e Tare

Promesso Direttore Generale

Lo smacco Tare lo ha preso anche dal fatto che Fabiani è promesso direttore generale, oltre ad aver scalzato il dirigente albanese alla guida di una primavera, disastrosa sotto la sua gestione. Lotito dunque è pronto a ricomporre il vecchio duo che tanto bene ha fatto ai tempi della Salernitana. Tare rimarrà il direttore sportivo della prima squadra, e stop. Tra dodici mesi, poi, scadrà il contratto e a quel punto si faranno nuove valutazioni con Tare, circondato dalle voci che lo vedono nella Federcalcio Albanese.

 

Bianchessi

Rimane dunque l'interrogativo sul futuro di Mauro Bianchessi. Il responsabile del settore giovanile biancoceleste non lascerà la società come era stato prematuramente immaginato. Non lavorerà in duo con Fabiani ma rimarrà nel mondo Lazio. Si concentrerà infatti sui settori giovanili, lasciando il pallino del gioco della primavera in mano a Fabiani. Il vento del cambiamento sta iniziando a soffiare anche in società con i primi cambiamenti anche nell'organigramma con il futuro di Tare che, nonostante le smentite, resta più in bilico che mai.