Lazio – Felipe, prova incolore e fischi dell’Olimpico. Sarri: “Pensavo che…”

Nell'ultima notte del 2023 all'Olimpico è semplice individuare il peggiore in campo. Felipe Anderson gioca forse la peggior partita stagionale e Sarri è costretto a toglierlo all'intervallo, con i fischi dell'Olimpico che coprono lo speaker al momento dell'annuncio della sostituzione. Se la immaginava sicuramente diversa la notte della 300ª presenza in maglia Lazio, unico calciatore insieme Immobile ad aver sfondato il muro delle 300 o più apparizioni con l'aquila sul petto tra quelli presenti nell'attuale rosa.

Non incide, gioca disordinato e perde palloni sanguinosi. Vacilla anche la fiducia di Sarri che del brasiliano difficilmente se ne priva. “Ha giocato perché ha fatto due-tre allenamenti di grande livello, ieri strabordante. Il primo quarto d’ora è stato di grande livello, poi si è perso dopo due errori. Pur considerandolo il giocatore più forte che potenzialmente abbiamo e pur con tutta la stima sono poi dovuto intervenire” - le parole del tecnico in conferenza stampa. Nell'analisi non si può prescindere dalla scadenza del contratto datata giugno 2023. Fabiani e la società hanno congelato i discorsi per i rinnovi al momento, per lui e tutti i suoi compagni.

La gara contro il Frosinone non ha dato risposte in tal senso. Ma la questione rinnovo è un qualcosa che Sarri indirizza alle parti coinvolte: “Non mi interessa, è un problema suo e della società”. L'unica cosa certa è che questa versione di Felipe Anderson non basta al brasiliano per conquistarsi un prolungamento nella sua Lazio, quella che gli ha permesso di tornare a brillare, seppur gli alti e bassi hanno sempre contraddistinto la sua carriera. E che i discorsi di Sarri sui calciatori della vecchia guardia che stanno rendendo meno lo riguardano da vicino.

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