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Lazio, certezze Felipe e Pedro. Zaccagni più indietro ma non preoccupa

redazionecittaceleste

Auronzo ha parlato chiaro: Felipe Anderson e Pedro sono in grande spolvero. Apparso più bloccato invece Zaccagni ma Sarri non è preoccupato

La Lazio è tornata a casa. Nella giornata di ieri la prima squadra della capitale ha salutato il ritiro di Auronzo di Cadore. Qualche giorno di riposo concesso da mister Sarri prima di ritrovarsi a Formello nella giornata di lunedì. Il pre campionato della Lazio è tutt'altro che finito e martedì i biancocelesti partiranno alla volta della Germania. Due le amichevoli che attendono Immobile e compagni in terra straniera. Genoa e Qatar permetteranno di alzare l'asticella a livello di competitività e Sarri potrà tirare le somme in merito all'effettiva crescita sotto le Tre Cime di Lavaredo. I primi segnali sono già arrivati, soprattutto sulle fasce. In grande spolvero Felipe Anderson e Pedro mentre finora bloccato è apparso Mattia Zaccagni ancora alla ricerca della giusta marcia da inserire.

Pipe e Pedrito

Alla ricerca della continuità definitiva uno, voglia del primo trofeo "italiano" l'altro. Le due ali biancocelesti sono già entrati nel clima del campionato. Felipe corre, inventa e dialoga già ottimamente con i compagni. Mostrato ancora l'ottimo feeling con Lazzari sulla fascia destra. Le triangolazioni tra i due, che tanto hanno fatto bene nello scorso campionato, sono continuate anche nel ritiro di Auronzo di Cadore. Pipe è pronto a riprendersi la scena biancoceleste. Lo spagnolo continua a smentire la sua carta d'identità. I 35 anni che compirà il prossimo 28 luglio sono solo un numero. Pedro gioca con la gioia e la voglia di un esordiente. Illumina il campo e si prende la scena, il suo gol contro il Primorje, nonostante il modesto livello dell'avversario, è un inno alla gioia. Saltati come birilli 3/4 della difesa avversaria, portiere compreso, scatenando la gioia dei tifosi presenti che esultano a ritmo di "Pedro Pedro Pedro Pe".

Zac

Zac, invece, è ancora alla ricerca della migliore forma. L'esterno italiano appare ingolfato, si incaponisce alla ricerca della soluzione personale finendo per sbattere ripetutamente contro la difesa avversaria. Non una critica, non un allarme, ma un mero dato di fatto soprattutto per chi conosce l'enorme potenziale del classe '95. Zaccagni, in conferenza stampa, è stato chiaro e quest'anno vuole puntare alla doppia cifra. Sia Mau che i tifosi non sono preoccupati e lo stanno aspettando con ansia. Il mini ritiro tedesco potrà già essere il momento del riscatto per un Zaccagni ancora imballato. La Lazio lo aspetta, il suo potenziale è chiaro e noto, il vero Zac sarà un autentico valore aggiunto.