Lazio – Stadio Flaminio, la richiesta della Fondazione Nervi: “Non si violi…”

Il futuro dello Stadio Flaminio resta ancora tutto da decifrare. Non decade l'ipotesi che l'impianto possa diventare la nuova casa della Lazio, seppur il tema centrale della discussione resta quello relativo alle eventuali modifiche strutturali che il presidente biancoceleste dovrebbe apportare per renderlo la casa dei biancocelesti. La Fondazione Pier Luigi Nervi Project insieme all'Associazione Carteinregola, DOCOMOMO Italia, Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli, VAS Verdi Ambiente e Società, Cittadinanzattiva Lazio ha esposto una precisa richiesta con una pec inviata al sindaco di Roma Roberto Gualtieri, ai ministri Gennaro Sangiuliano e Andrea Abodi e altre isitutuzioni capitaline.

L'oggetto della mail è "un rilancio rispettoso dell’opera architettonica vincolata e della sostenibilità del territorio". Il riferimento è rivolto a quelle "proposte private per il suo restauro e riutilizzo, mai concretizzate, compresa quella ricorrente, ancora in questi giorni, da parte della Lazio". La richiesta è l'esclusione di "qualunque progetto che comporti modifiche alla struttura architettonica che non mettano in atto le proposte contenute nel Piano di Conservazione" e "che nessuna trasformazione e destinazione sia progettata senza essere stata oggetto di un dibattito con la città, all’interno di un piano che riguardi tutto il quadrante in seguito alla valutazione degli impatti sulla vivibilità del quartiere". 

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