Lorenzo D'Albergo, giornalista de La Repubblica, ha parlato ai microfoni di Radiosei durante la trasmissione "Quelli che hanno portato il calcio a Roma", esprimendosi sull'andamento dei lavori per lo stadio Flaminio. "Il piano di rientro del progetto del presidente Lotito è stimato in 80 anni, sono tempi nella media. Un investimento di questo tipo qui, per quanti incassi può generare, ci impiega solitamente queste tempistiche. L’altra questione che resta aperta, dopo la presentazione del progetto da parte di Lotito, è che siamo sempre a comunicazioni non dico informali, ma poco di più. Mancano dei documenti che dovranno essere presentati, altrimenti chiaramente parleremmo di iter avviato.
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Flaminio, D’Albergo: “Lazio e Roma Nuoto, lo scenario. La conferenza dei servizi…”
La questione Roma Nuoto? Siamo in attesa di sapere dall’amministrazione se sono arrivate le integrazioni economiche. Lotito con queste lettere esce dall’iter formale. Il braccio di ferro si è concluso con la denuncia all’ANAC, quindi è chiaro che il clima sia di tensione. Problematiche con l’Auditorium? Ci sono state delle frizioni, visto che l’impianto può ospitare anche i concerti, però nel frattempo sono cambiati i vertici e queste poi diventano faccende politiche, che muovono tante altre cose.
Nella lettera il presidente Lotito promette che se tutto va bene i lavori potranno essere conclusi ad inizio 2029. Nel 2032 poi ci saranno gli Europei e Roma potrebbe avere due stadi. Se lui scrive che vuole consegnare uno 'stadio internazionale' probabilmente vuole competere anche per questi eventi. 392 milioni stimati per l’investimento? Nel precontratto di Legends c'era anche la missione di trovare un partner, era uscita pure l’idea Emitares.
Sensazioni? Parlando sia con i tecnici che con la parte politica si evince che la voglia di andare avanti c'è e la Lazio sembra anche più avanti della Roma a livello di concretezza. Di là ci sono i Friedkin che sono 'animali politici', che stanno in silenzio mentre Lotito fa tutt'altro. Loro hanno risorse economiche che spendono più facilmente all’estero. Mentre le continue lettere di Lotito e la sua insistenza spiegano la voglia che c’è di fare passi concreti, anche se poi la conferenza servizi non è iniziata".
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