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Lazio, Furlanetto: “Un sogno essere qui. Maximiano molto forte e reattivo”

Alessio Furlanetto
Al termine della seduta di allenamento pomeridiana i microfoni dei canali ufficiali biancocelesti hanno intervistato il portiere Furlanetto

redazionecittaceleste

Giornata soft questa quindicesima qui in nel ritiro di Auronzo di Cadore. Dopo una mattina di riposo, infatti, la Lazio si è allenata nel pomeriggio e si prepara a scendere in campo anche domani mattina, prima della gara nel pomeriggio contro il Primorje. Al termine della seduta odierna, intanto, è intervenuto ai microfoni dei canali ufficiali biancocelesti il portiere Alessio Furlanetto. Di seguito le sue parole.

Cosa si prova ad essere al primo ritiro?

Sicuramente mi sento bene, è una grandissima esperienza e non avrei mai pensato un giorno di essere in un ritiro cos bello con questa bella gente che ci sostiene e ci dà una forza in più”.

Quanta differenza c’è nel vivere la quotidianità con la squadra?

Se ti alleni spesso con loro ti rendi conto del loro mondo, di come sono professionisti in tutto. Se arrivi con loro ogni tanto invece ti godi solo il momento”.

Ti aiuta lavorare con i portieri più esperti?

Vedere dei portieri più esperti e grandi di me aiuta, cerco ogni giorno di guardare qualche particolare da loro”.

Quanto cambia per voi portieri i lavori con Nenci, Grigioni o entrambi?

L’idea che hanno è la stessa, spesso facciamo le stesse cose ma gestite in maniera diversa. Si lavora comunque molto bene con entrambi”.

Quando capitano le esercitazioni sui tiri degli attaccanti com’è?

Sono esercizi in cui si lavora molto mentalmente, capita di dover fare tante parate o prendere tanti gol. Ma siamo obbligati a provare a mettere qualcosa in più per prendere ogni pallone”.

I tifosi ti acclamano, cosa provi?

Fa piacere e dà anche una forza in più, sono contento”.

Venerdì torni direttamente a casa? Non sei lontano da qui.

Ci metto un’ora e mezza da qua, appena posso stacco un po’. Questo ritiro è stato un po’ faticoso”.

So che sei tra i campioni del biliardo.

Sì, la sera ci divertiamo a giocare a biliardo”.

Si può dire che ti si legge negli occhi l’entusiasmo per essere qui ad Auronzo?

Come hai detto tu è davvero un sogno essere qui, a volte nemmeno ci credo. Ci metto davvero tutto l’entusiasmo che ho”.

Il talento c’è, ma si allena anche. Su cosa ti devi impegnare e qual è il tuo limite da migliorare?

Sicuramente ci sono tanti particolari su cui lavorare tecnicamente, ma penso che il maggior lavoro debba essere sulla parte della personalità. Aprirmi, non aver paura e non tenere tutto dentro”.

In questi anni abbiamo visto come si possa essere competitivi anche avendo caratteri differenti. Com’è stato cominciare il ritiro senza i soliti titolari e che impressine ti ha fatto Maximiano?

Due persone come Reina e Strakosha potevi rubare da ogni punto di vista. A inizio ritiro ci siam trovati con Marius e Marco, tutti portieri giovani, ma abbiamo lavorato duramente ogni giorno. Luis è molto forte e reattivo, una persona con cui parlare tranquillamente e gli diamo anche una mano con l’italiano”.